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Il comitato San Siro scende in piazza: "Pronti alla manifestazione, non va abbattuto"
Il Comitato San Siro scende in piazza per difendere lo stadio Giuseppe Meazza. Con una nota ufficiale, l'associazione, che raccoglie i residenti della zona contrari alla costruzione di un nuovo impianto, invoca una manifestazione: "È arrivato il momento di trovarci tutti in piazza (con mascherina) per San Siro. Abbiamo protocollato lettere, abbiamo chiamato esperti, abbiamo prodotto documenti tecnici, abbiamo proposto alternative alla tremenda speculazione edilizia che viene proposta dalle due squadre, nascosta dentro il cavallo di Troia rappresentato dal nuovo stadio. Ora per sottolineare l'importanza del destino di San Siro non solo per il quartiere, ma per l’intera Milano Il Comitato di Coordinamento San Siro – insieme a molti altri Comitati cittadini vi dà appuntamento per martedì 14 luglio ore 18 davanti a Palazzo Marino. Occorre ripensare a una Milano diversa. San Siro sarà il vero test per l’ambiente.
Noi vogliamo che venga considerata la ristrutturazione e l'ammodernamento del Meazza. Ciò è possibile, con costi e tempi ridotti; che venga organizzato un autorevole e assolutamente indipendente parere terzo sulla ristrutturazione che un terreno pubblico e quindi dei cittadini non venga consegnato nelle mani di speculatori immobiliari privati; che non venga costruito il nuovo stadio e nemmeno che il Meazza venga rifunzionalizzato riducendolo a un moncone, per di più a spese del Comune (ben 74 milioni); che venga rispettata l’identità di quartiere, da sempre votato al verde e allo sport; che vengano rispettati i diritti dei residenti che verrebbero gravati da un aumentato carico urbanistico con conseguente aumento di inquinamento.
Ristrutturare il Meazza si può. Non ci sarebbe necessità di costruire un nuovo stadio, il verde verrebbe conservato, si risparmierebbero quattrini che potrebbero essere impiegati per portare a verde anche i parcheggi, organizzare parcheggi sotterranei, riqualificare l'area. È evidente a tutti che la strada non è la cementificazione a oltranza. Milano non può permettersi di perdere più nemmeno un metro di verde!".
Noi vogliamo che venga considerata la ristrutturazione e l'ammodernamento del Meazza. Ciò è possibile, con costi e tempi ridotti; che venga organizzato un autorevole e assolutamente indipendente parere terzo sulla ristrutturazione che un terreno pubblico e quindi dei cittadini non venga consegnato nelle mani di speculatori immobiliari privati; che non venga costruito il nuovo stadio e nemmeno che il Meazza venga rifunzionalizzato riducendolo a un moncone, per di più a spese del Comune (ben 74 milioni); che venga rispettata l’identità di quartiere, da sempre votato al verde e allo sport; che vengano rispettati i diritti dei residenti che verrebbero gravati da un aumentato carico urbanistico con conseguente aumento di inquinamento.
Ristrutturare il Meazza si può. Non ci sarebbe necessità di costruire un nuovo stadio, il verde verrebbe conservato, si risparmierebbero quattrini che potrebbero essere impiegati per portare a verde anche i parcheggi, organizzare parcheggi sotterranei, riqualificare l'area. È evidente a tutti che la strada non è la cementificazione a oltranza. Milano non può permettersi di perdere più nemmeno un metro di verde!".
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