Monza, dalla stella Mota Carvalho al diamante Carboni: l'Europa passa dalla trequarti

A Dany Mota Carvalho per rendere ulteriormente speciale l’ultima settimana è mancato solamente esordire con il Portogallo, che prima ha battuto nettamente la Svezia (5-2) per poi perdere (2-0) con la Slovenia. Avrà modo di rifarsi ma intanto, per quanto fatto in A con il Monza, è riuscito a rientrare nelle scelte del CT Roberto Martinez. Considerando che quella portoghese è una delle selezioni più forti e complete d’Europa, la prima convocazione resta un gran bel traguardo raggiunto. Possibilmente da confermare in una finale di stagione dove il trequartista, così come il suo club, ha tutto da guadagnare: la possibilità di rientrare nella lista per giocare a giugno gli europei, Mota Carvalho; l’opportunità di competere per un posto fra Europa o Conference League, il Monza.

Zona ad alta genialità Entrambi dunque hanno bisogno l’uno dell’altro per ottenere il massimo nelle 9 partite di campionato che restano da giocare. Di certo le fortune passeranno lungo la trequarti, parte di campo in cui il Monza eccelle per qualità, imprevedibilità, fantasia e gol. Skills che Mota Carvalho al top della condizione fisica e mentale riesce a esprimere senza nemmeno troppi problemi, anzi con una naturalezza che lo rendono un calciatore in grado di decidere (quasi) da solo e con una singola giocata l’andamento della partita. Se lui è la stella, tutt’intorno ci sono compagni di reparto che possono comunque splendere di luce propria e illuminare la scena quando serve.

Ecco perché la trequarti per il Monza è il reparto che può fare la differenza in positivo. Colpani è garanzia di affidabilità e reti, Daniel Maldini sta crescendo in maniera esponenziale tanto da essere diventato di recente l’uomo in più di Raffaele Palladino. L’allenatore inoltre può giocarsi altre due carte: Zerbin e Ciurria. Magari meno appariscenti (il secondo anche a causa di un problema fisico che si trascina dietro da tempo) ma comunque molto utili tatticamente. Valentin Carboni è di un pianeta diverso. L’argentino del 2005 è un diamante, magari ancora da levigare e sgrezzare, ma pur sempre una gemma preziosa. Di quelle che capitano una volta ogni un tot di anni. Roba extra lusso, altro che storie. Per il Monza la trequarti è la terra dove i sogni possono diventare realtà.