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TMW RADIO - Cacia: "Su Vlahovic mi sono ricreduto, è destinato a qualche grande squadra"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
venerdì 21 maggio 2021, 18:58Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Cacia: "Su Vlahovic mi sono ricreduto, è destinato a qualche grande squadra"

tmwradio
Daniele Cacia ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex attaccante Daniele Cacia ha parlato a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, cominciando dai playoff di Serie B: "Lecce e Monza erano più forti ma ha vinto la programmazione di Cittadella e Venezia. Certo, sorprendente, ma ora saranno queste due a giocarsi la Serie A".

In caso di Serie A un Cittadella dovrebbe cambiare molto?
"Difficile stabilire una regola, non ce n'è una precisa per salvarsi in Serie A, guardate lo Spezia di quest'anno: puoi farcela anche mantenendo quello che di buono hai fatto più 4-5 innesti, ma ogni campionato fa storia a sé".

Castori dice che non c'è un modo solo per vincere, no?
"Lo conosco molto bene sia a livello umano che come allenatore, si può solo dirgli: chapeau. Rispetto alle mode che ci accompagnano, ha un'idea totalmente inversa, il suo è un calcio verticale che va alla ricerca delle punte e il blocco arretrato che accorcia in avanti. Non vuole il gioco da dietro dei difensori. Sento tante chiacchiere ma è l'emblema che non esiste un calcio giusto e un altro no, ogni idea può esserlo. Poi devi avere i giocatori che sposano le idee dell'allenatore, è questo che fa la differenza. Sono molto contento per lui, cosa vuoi dire a un allenatore del genere? Tranne la Serie A ha vinto ogni campionato".

Se l'aspettava Caputo a questi livelli?
"In un certo senso sì, nell'altro no. Rispetto a 10 anni fa certo, la Serie B e la Serie A sono cambiate, c'è meno qualità ed arrivare in cima è un po' più facile. Per uno bravo come lui, c'è stato il modo. Tanto di cappello, comunque, se l'è meritata: è un ragazzo d'oro, che ha fatto la gavetta, e merita di raccogliere".

Dell'Ascoli che ne pensa?
"Anche per esperienza vi dico che quella piazza per emergere ha bisogno di soffrire, di toccare il fondo. Sembra quasi scontato che succeda ogni anno per poi riuscire a dare il meglio di sé. Normale che i tifosi si aspettino campionato meno sofferti e con qualche gioia in più".

Come giudica l'operato di Iachini a Firenze?
"Si è trovato in un ambiente che non l'ha capito e non ha raggiunto l'apice della sua idea. Oltre la pandemia poi c'è stata anche l'interruzione con Prandelli, non avevo comunque dubbi che potesse raggiungere l'obiettivo finale. So che allenatore e che motivatore sia, lui è come Castori. Dispiace perché mi avrebbe fatto piacere che potesse rimanere ancora alla Fiorentina, magari partendo con una programmazione più dettagliata e chiara, per vedere cosa poteva fare. Sono sicuro che potrà trovare altre occasioni".


Di Vlahovic che ne pensa?
"Mi sono un po' ricreduto, inizialmente segnava poco e neanche sembrava una prima punta. Caratteristiche e potenzialità comunque si vedevano anche prima, il salto di qualità l'ha fatto sotto porta. Essendo giovane può essere destinato a qualche top club".

Jorginho è uno degli ultimi registi puri?
"Giocavamo insieme all'Hellas quando aveva vent'anni, ed era veramente forte... Semmai ancora poteva sembrare leggerino a livello fisico, anche se vi assicuro che aveva già allora una forza impressionante. L'ha dimostrato in categorie diverse da quelle che ho conosciuto io (ride, ndr). Sono contento, ci ha messo cuore e anima e spero possa vincere la Champions League, si merita un trofeo importante".

Il Padova può farcela al playoff?
"Non sarà facile, purtroppo il Perugia non ha sbagliato più nulla negli ultimi 2 mesi, macinando vittorie su vittorie. I playoff sono sempre un terno al letto, però, guardate in Serie B. Non è scontato che un Padova pur forte possa vincere, ce ne sono poi anche altre, vedi Bari, di primo livello".

Che effetto le fa la Pistoiese in Serie D?
"Mi dispiace perché sono legato a loro. Per me è stato un trampolino di lancio importante. Valiani è arrivato alla fine della sua carriera, importantissima, peccato solo la concluda con la retrocessione della piazza di cui è innamorato. Decidesse di continuare gli auguro di riportarla in Lega Pro, poi può dire basta... Anche perché ha 50 anni! (ride, ndr)".

Nel suo futuro che c'è?
"Sto facendo il corso per ds, una volta preso il patentino spero di poter imparare da qualcuno di più navigato".