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Chi guarda al futuro? Chi è che acquista i giovani?TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 28 marzo 2024, 16:01Editoriale
di Luca Marchetti

Chi guarda al futuro? Chi è che acquista i giovani?

Il mercato sta cambiando e ormai i grandi trasferimenti (in termini di costo del cartellino) sono soprattutto per i ragazzi che hanno dimostrato di avere delle potenzialità e ch esperi possano diventare dei fuoriclasse nella tua squadra. Questo ruolo di talent scout, che un tempo era ad appannaggio dei club medi o dei campionati così detti trampolino, oggi è diventato un affare globale. Anche le grandissime (e ricchissime) squadre come il Manchester City o il Real Madrid (basta guardare gli ultimi acquisti) preferiscono trovarlo loro il grande giocatore, senza doverlo andare a comprare necessariamente quando è diventato grande o è esploso.
Aumenta dunque la concorrenza sui potenziali campioni, aumentano i prezzi (anzi in qualche caso diventano praticamente inaccessibili per chiunque) ed è raro ormai che qualcuno sfugga a questo controllo. Ma in generale sono molte le squadre che cercano di intraprendere questa strada, sia a livello internazionale che nazionale.
Andiamo con ordine allora e facciamoci aiutare dall’ultimo studio del CIES: che ha monitorato la situazione negli ultimi 10 anni di mercato, andando anche a dividere il segmento temporale, in modo da avere tendenze significative.

Bene in assoluto nel mondo, negli 800 club che sono stati presi in considerazione, non è certamente una sorpresa vedere che le squadre che comprano i giocatori più giovani sono due squadre della galassia Red Bull (Salisburgo e Bragantino) seguita dall’Athletic Bilbao che da sempre ha una politica particolare riguardo il proprio mercato. Poi troviamo lo Shakhtar, due squadre del Belgio (Genk e Brugge), due slovacche (Ruzomberok e Zilina), l’Elfsborg (svedese), il Volendam (Olanda). Insomma squadre di paesi che vendono. E tutte squadre che in generale hanno abbassato ulteriormente negli ultimi mercati la loro media età degli acquisti.
Molto interessante andare a vedere come si comportano i big europei. Perché se possiamo aspettarci un podio internazionale come quello che abbiamo appena commentato, non ci aspettavamo di vedere il Liverpool come seconda squadra per acquisti più giovani nella classifica del BIG5.

E qui ancora una sorpresa, se volete, a sottolineare come l’interesse per i giovani ormai non sia più un appannaggio dei club medio/piccoli, visto che nelle prime 10 del BIG5 ci sono 3 inglesi: Liverpool (appunto), Brighton e Chelsea, altra ricchissima proprietà. Potevamo aspettarci le francesi (ma sono due: Strasburgo e Reims), le tedesche (Wolfsburg, Stoccarda e Lipsia, anche le dell’universo Red Bull), l’Athletic Bilbao che abbiamo già visto e la decima è un’italiana: il Bologna.
Nella classifica delle grandissime però spunta il Real (undicesimo) sempre per il discorso di cui sopra (Endrick vi dice qualcosa), mentre l’Italia di fatto risponde con la Juventus (alle prese in questi anni anche con un cambio generazionale) (13esima generale).
Ecco a proposito dell’Italia, la Juventus davvero rappresenta un’eccezione almeno nelle primissime posizioni: Bologna naturalmente primo (con un abbassamento notevole soprattutto negli ultimi 5 anni di quasi 3 anni di media), poi Sassuolo, Juve terza, e ancora Atalanta e Verona. Insomma le squadre che fanno del mercato la loro forza, lanciando nuovi talenti si ritrovano fra le scatole la Juventus. E il discorso si ripete anche scorrendo la classifica ulteriormente e si può allargare anche al Milan (sesto) che sopravanza Frosinone, Udinese, Torino, Empoli e Genoa.
In fondo a questa classifica troviamo l’Inter con 28 anni di età media di acquisti. Addirittura con un +2,32 in più rispetto agli ultimi 5 anni. Per costruire questa squadra vincente la società nerazzurra ha puntato sull’esperienza. E di gran lunga la squadra in Italia che comopra giocatori già maturi (con un bello stacco rispetto a chi la precede in classifica di almeno due anni e un po’ di mesi).
E’ nel mondo fra le squadre che comprano giocatori già pronti (quella che si affida di più all’esperienza è l’Al Gharafa in Qatar con 30,27 anni di media), è la peggiore in classifica fra le squadre del BIG5. Davanti a lei, pensate, ironia della sorte c’è proprio l’Atletico Madrid, che ha avuto nel corso di questi anni più o meno la stessa filosofia per le strategie di mercato e soltanto ai rigori è riuscita ad avere la meglio dei nerazzurri.