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Ancelotti e Marsch, due storie diverse ed un unico comune denominatore
mercoledì 23 ottobre 2019, 09:00In Primo piano
di Gennaro Di Finizio
per Tuttonapoli.net
fonte Dal nostro inviato a Salisburgo, Gennaro Di Finizio

Ancelotti e Marsch, due storie diverse ed un unico comune denominatore

Dal nostro inviato a Salisburgo, Gennaro Di Finizio - La giornata di ieri ha rappresentato la vigilia del match che vedrà stasera in scena Napoli e Salisburgo. Un match subito decisivo per gli azzurri, chiamati alla vittoria per continuare a coltivare l'obiettivo qualificazione agli ottavi di finale. Ancora tutto da snocciolare l'aspetto legato alle formazioni che domani scenderanno in campo, con tante ipotesi e ballottaggi da sciogliere nel corso delle prossime ore. 

Marsch, sfrontato e senza timore - Il tecnico degli austriaci, giovane e senza particolare esperienza nel calcio europeo che conta (l'anno scorso è stato vice allenatore al Lipsia dopo una breve carriera statunitense in Mls), ha già fatto capire che la sua squadra non dovrà avere alcun timore reverenziale nei confronti del Napoli. Aspetto, quello caratteriale, che per ammissione dello stesso tecnico e del difensore Wober (anch'egli in conferenza ieri) è stato negativo ad Anfield, dove contro il Liverpool la squadra austriaca ha avuto "troppo rispetto all'inizio della partita", come ha raccontato lo stesso Wober. Serve, dunque, quella sfrontatezza che l'allenatore statunitense ha più volte richiamato ieri davanti ai giornalisti, senza alcun timore degli avversari, seppur sulla carta più forti.

Ancelotti sereno, ma ha dato la parola chiave - Ieri l'allenatore del Napoli è apparso indubbiamente tranquillo in conferenza stampa. Diverse battute e qualche sorriso con i giornalisti, a testimonianza del fatto che in casa Napoli non c'è alcun tipo di aria viziata, come qualcuno ha sostenuto nelle scorse settimane, paventando addirittura un possibile allontanamento dell'allenatore. Ancelotti è concentrato, vigile, ed ha ribadito quello che vuole vedere dalla sua squadra: coraggio, quello probabilmente mancato negli ultimi metri sopratutto agli attaccanti chiamati a buttare il pallone in rete, o anche quel coraggio necessario per mettere in campo tutte le forze a disposizione, aspetto essenziale sopratutto in ambienti caldi come quello che ci sarà stasera alla Red Bull Arena.

Due tecnici, un comune denominatore - Entrambi gli allenatori hanno una storia, seppur diametralmente opposta, fatta di pochissima esperienza da un lato, ed una bacheca ricca di trofei dall'altro. Eppure entrambi in conferenza stampa, hanno chiamato in causa un unico comune denominatore: l'audacia, niente paura e gambe in spalla. Marsch ed Ancelotti sanno che nella partita di domani ci sarà intensità, servirà correre tanto, e dunque l'aspetto fondamentale sarà mettere in campo quel carattere necessario per sopraffare l'avversario, sopratutto sotto il punto di vista mentale.