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Dazn, Mancini: "Pioli fine psicologo, può essere l'uomo che fa da collante al Napoli"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 24 aprile 2024, 22:30Le Interviste
di Antonio Noto
per Tuttonapoli.net

Dazn, Mancini: "Pioli fine psicologo, può essere l'uomo che fa da collante al Napoli"

"È anche un tecnico che ha già vinto, ha avuto esperienze di un certo livello, anche in campo europeo".

A '1 Football Club' su 1 Station Radio, è intervenuto Riccardo Mancini, giornalista Dazn

Quanto sarà complicato affrontare la Roma, in questo periodo, per il Napoli? La Roma è una squadra che mi piace molto. Con De Rossi sono cambiate tante cose, a livello di gioco, di risultati e di atteggiamento. È una squadra che ha trovato continuità, e che riesce a valorizzare il talento che ha in casa. Ci sono una serie di fattori che sono cambiati. È una squadra che vanta entusiasmo. Al di là della sconfitta contro il Bologna, sarà un avversario ostico. De Rossi ha un’idea ben precisa di calcio, e non fa molta differenza giocare in casa o fuori. Mi aspetto una partita in cui la Roma proverà subito ad imporre la propria filosofa, fatta di palleggio e coraggio. I giallorossi sono trascinati anche dall’entusiasmo della piazza e per il Napoli non sarà semplice”.

Pioli può essere l’allenatore giusto per il Napoli? “Al Napoli, quest’anno, mi è sembrato sia mancato il collettivo, i punti di riferimento. Una volta perso Spalletti, è adnato via un punto di riferimento importante, e la squadra sembra essersi scollata. Anche i tanti cambi in panchina non hanno favorito la continuità di prestazione. Pioli è un fine psicologo, un tecnico che lavora molto sulla testa dei giocatori. Lo ha fatto alla Lazio, ed anche al Milan, dove l’ultimo scudetto porta il suo marchio. Potrebbe essere l’uomo che fa da collante. È anche un tecnico che ha già vinto, ha avuto esperienze di un certo livello, anche in campo europeo. Mi aspetto una scelta di questo tipo, un allenatore che ha già vinto qualcosa e che abbia già gestito rose importanti”.

Qual è la squadra che, commentandola, l’ha impressionata maggiormente? Sarebbe troppo facile dire Manchester City. Sono reduce dalla semifinale di Fa Cup che, a dire il vero, non mi ha entusiasmato. I 120 minuti contro il Real hanno influito, naturalmente. I giocatori del City, però, sono tra i più forti al mondo. Parliamo di un livello molto alto. Impazzisco, ad esempio, per Kevin De Bruyne. È un calciatore che fa sempre la differenza, che gioca a petto in fuori e che sa calciare da fuori. In Serie A? Mi viene in mente la Roma di questi mesi. Mi piace molto la filosofia ed i concetti che De Rossi sta trasmettendo alla squadra. Anche l’Atalanta, a volte, è stata travolgente. Ha una rosa molto lunga e il gioco di Gasperini è molto esaltante. Dunque, sceglierei i bergamaschi ma anche il Bologna, una squadra davvero bella da vedere. Un Bologna che diverte e che si diverte. I rossoblù giocano praticamente a memoria”.

Cosa manca alla Serie A per essere spettacolare come Premier e Liga? “Credo non si debba fare un paragone o un confronto. Non ci si deve porre l’obiettivo di arrivare allo spettacolo di altri campionati. La differenza sta nella cultura sportiva che si vede in altri Paesi. Come concezione di calcio, noi italiani siamo diversi. Si deve poter esprimere quello che si ha dentro. In Inghilterra hanno un altro tipo di attitudine. Si va a mille all’ora, si fanno allenamenti diversi. Ognuno fa il proprio cacio e noi siamo questi. Cambiare la nostra cultura è difficile”.