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Caso plusvalenze, la Procura non si arrende: presentato nuovo ricorso
martedì 26 aprile 2022, 19:50Notizie
di Redazione Tutto Napoli.net
per Tuttonapoli.net

Caso plusvalenze, la Procura non si arrende: presentato nuovo ricorso

La Procura FIGC non si arrende e presenta ricorso contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale sul caso plusvalenze.

La Procura FIGC non si arrende e presenta ricorso contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale sul caso plusvalenze. In primo grado, la giustizia sportiva ha nettamente e clamorosamente bocciato le richieste dell'ufficio guidato dal dott. Chiné, prosciogliendo tutti i soggetti coinvolti, a partire da Juventus e Napoli, dalle accuse presentate (qui le motivazioni). Ora, secondo quanto riferito da iltempo.it, il contrattacco della Procura, che ha presentato un reclamo molto corposo - circa 70 pagine - per vedere ribaltata la sentenza dalla Corte Federale d'Appello.

"Il tribunale ha omesso l'esame di tutti i documenti". Lo stesso portale riferisce i motivi di ricorso della Procura: "Il primo e, forse, più grave motivo di erroneità della decisione gravata - si legge nel reclamo presentato oggi dal Procuratore federale Giuseppe Chiné e dal Procuratore aggiunto Giorgio Ricciardi - è la mancanza assoluta di ragioni, nell’ambito del corpo motivazionale, per le quali il giudice di primo grado abbia ritenuto di discostarsi e, per certi versi, disapplicare completamente i principi ampiamente enucleati in materia dalla Giustizia Sportiva di questa Federazione". Inoltre, secondo gli inquirenti federali, il Tribunale avrebbe "omesso completamente l’esame di tutti gli elementi e i dati documentali offerti nel deferimento e nella relazione di indagine, in particolare riguardo a quei plurimi elementi gravi, precisi e concordanti che rendono evidente la strumentalizzazione e l’uso improprio che le società coinvolte hanno fatto della propria libertà di contrarre, abusando delle plusvalenze realizzate sulle vendite dei diritti e omettendo la svalutazione dei diritti acquistati". Nel documento, vengono inoltre citati "gli elementi e gli indizi gravi precisi e concordanti acquisiti dalla Procura della Repubblica di Torino in relazione alla posizione della Juventus" e la Procura lamenta che il Tribunale abbia applicato in maniera "erronea" il principio dell'onere della prova. Ora, come detto, la palla passa alla Corte Federale d'Appello, organo di secondo grado della giustizia sportiva: il caso plusvalenze non finisce qui.