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Alla Juve quanto contano le plusvalenze? Le risposte di Agnelli e Paratici
Quanto contano le plusvalenze per una società di calcio? E' domanda e argomento sempre più gettonato, per gli addetti ai lavori ma anche per i tifosi. E' argomento trattato quest'oggi anche durante la conferenza stampa post Assemblea degli Azionisti in casa Juventus. "Da due o tre anni - ha chiesto un azionista - è forte l'incidenza delle plusvalenze sul vostro bilancio. E' un metodo passeggero o qual è il peso sul bilancio complessivo che ritenete corretto?"
Queste le risposte di Andrea Agnelli e Fabio Paratici
Andrea Agnelli: "E' talmente cresciuto il mercato dei trasferimenti, che se vado a vedere il bilancio del Barcellona, al suo interno prevedono 140 milioni di euro di plusvalenze. C'è un livello alla voce del ricavo dei trasferimenti dei giocatori che è fisiologico. Se poi pensiamo a cessioni come quelle di Pogba non sono fisiologiche, ma una cifra fisiologica esiste ed è conseguenza del mercato in cui siamo".
Fabio Paratici: "C'è un numero normale, che è l'attività normale di calciomercato e poi ci sono le operazioni straordinarie stile Pogba. Poi se andiamo a guardare la nostra storia negli ultimi dieci anni abbiamo sempre cercato di mantenere i nostri giocatori migliori. Ne abbiamo venduti solo due di quelli al top, Vidal e Pogba, il terzo era Bonucci che abbiamo ricomprato. Gli altri erano calciatori non proprio titolarissimi. Importanti per noi, ma non tra i top che abbiamo sempre cercato di mantenere nella nostra rosa per continuità".
Clicca qui per la conferenza stampa integrale.
Queste le risposte di Andrea Agnelli e Fabio Paratici
Andrea Agnelli: "E' talmente cresciuto il mercato dei trasferimenti, che se vado a vedere il bilancio del Barcellona, al suo interno prevedono 140 milioni di euro di plusvalenze. C'è un livello alla voce del ricavo dei trasferimenti dei giocatori che è fisiologico. Se poi pensiamo a cessioni come quelle di Pogba non sono fisiologiche, ma una cifra fisiologica esiste ed è conseguenza del mercato in cui siamo".
Fabio Paratici: "C'è un numero normale, che è l'attività normale di calciomercato e poi ci sono le operazioni straordinarie stile Pogba. Poi se andiamo a guardare la nostra storia negli ultimi dieci anni abbiamo sempre cercato di mantenere i nostri giocatori migliori. Ne abbiamo venduti solo due di quelli al top, Vidal e Pogba, il terzo era Bonucci che abbiamo ricomprato. Gli altri erano calciatori non proprio titolarissimi. Importanti per noi, ma non tra i top che abbiamo sempre cercato di mantenere nella nostra rosa per continuità".
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