Napoli, ci risiamo: come è cambiato il rendimento degli azzurri di Gattuso con e senza Osimhen
Il Napoli con e senza Osimhen. Fin qui, la formazione campana è stata trascinata dalle reti del proprio centravanti, di cui ha dovuto fare a meno per ampi tratti del campionato precedente. Detto che nel calcio la matematica non è una scienza esatta e delle differenze ci saranno di sicuro, come va il Napoli con o senza Osimhen lo sappiamo già. Nella scorsa stagione, considerando solo la Serie A, la squadra di Gattuso lo vide in campo per 24 giornate: il bilancio è di sedici vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte. Tradotto in termini di classifica, vuol dire 51 punti, con una media di 2,12 a partita.
Senza Victor, il rendimento calò: nelle altre 14 giornate, infatti, Ringhio ottenne otto vittorie, due pareggi e quattro sconfitte. Significa 26 punti, 1,86 in media a gara. Una differenza di 0,3 punti a partita: non sembra un crollo verticale, ma sul lungo periodo è quello che, per esempio, fa la differenza tra un quinto e un quarto posto, forse anche di più. Sono quattro punti in più o in meno, su appena quattordici giornate: per capirsi, oggi rappresentano il distacco tra le prime due e l'Inter terza. In più, c'è tutto quello che l'aritmetica dei risultati non può esprimere: il tempo di recupero per tornare al massimo della condizione, gli aggiustamenti tattici da fare, la sicurezza che si acquisisce con le vittorie. Finora, il Napoli si era abituato a Osimhen. Adesso, almeno per un po', dovrà in qualche modo tornare a capire come farne a meno. Magari senza perdere quei quattro punti: sembrano pochi, fanno la differenza.