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TMW RADIO - Di Marzio: "Insigne deve accettare l'offerta in Canada. Spalletti poteva parlare"
tmwradio
Ospiti: Gaetano Imparato, gianni Di Marzio,
Maracanà con Eleonora Marini e Cristiano Cesarini
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Mister Gianni Di Marzio a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato del caso Insigne e non solo.
Andrà in Canada Insigne?
"Se non è uno sciocco, deve prendere questa grandissima opportunità. Qualcuno dice che va in pensione, ma c'è un Mondiale tra un anno. Ma non si può rinunciare a certe cifre, in Europa non ha mercato e il Napoli non vuole rinnovare a quel prezzo".
Forse non lo ritiene più indispensabile il Napoli?
"Erano primi fino a qualche settimana fa, potevano davvero tentare di vincere il campionato. Non gli rinnovi il contratto a un giocatore così determinante? Per me è incomprensibile".
Corre il rischio di essere dimenticato, soprattutto in chiave Nazionale?
"Giovinco, quando andò in Canada, guadagnando tanto, non aveva lo stesso pedigree di Insigne. Non era un primo attore ma una comparsa, non ha fatto quello che ha fatto Lorenzo. E' un campione d'Europa e che ha portato il Napoli in alto. Non c'è stata volontà di tenerlo, questa è la verità. Spalletti è un aziendalista, non ho sentito in questi giorni parole che dicevano che Insigne è indispensabile. Non ha detto nulla di tutto ciò".
Una situazione che è una bomba ad orologeria:
"Sono molto severo. Una società che vuole diventare un grande club deve tenere i giocatori più forti. Non riescono mai a costruire una squadra come hanno fatto in passato Inter, Juve e Milan. Insigne fa bene ad andare in Canada adesso".
Andrà in Canada Insigne?
"Se non è uno sciocco, deve prendere questa grandissima opportunità. Qualcuno dice che va in pensione, ma c'è un Mondiale tra un anno. Ma non si può rinunciare a certe cifre, in Europa non ha mercato e il Napoli non vuole rinnovare a quel prezzo".
Forse non lo ritiene più indispensabile il Napoli?
"Erano primi fino a qualche settimana fa, potevano davvero tentare di vincere il campionato. Non gli rinnovi il contratto a un giocatore così determinante? Per me è incomprensibile".
Corre il rischio di essere dimenticato, soprattutto in chiave Nazionale?
"Giovinco, quando andò in Canada, guadagnando tanto, non aveva lo stesso pedigree di Insigne. Non era un primo attore ma una comparsa, non ha fatto quello che ha fatto Lorenzo. E' un campione d'Europa e che ha portato il Napoli in alto. Non c'è stata volontà di tenerlo, questa è la verità. Spalletti è un aziendalista, non ho sentito in questi giorni parole che dicevano che Insigne è indispensabile. Non ha detto nulla di tutto ciò".
Una situazione che è una bomba ad orologeria:
"Sono molto severo. Una società che vuole diventare un grande club deve tenere i giocatori più forti. Non riescono mai a costruire una squadra come hanno fatto in passato Inter, Juve e Milan. Insigne fa bene ad andare in Canada adesso".
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