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Voleva giocare, anche a costo di ripartire dallo Spezia. Meret, sono i giorni della rivincitaTUTTO mercato WEB
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giovedì 15 settembre 2022, 12:57Il corsivo
di Raimondo De Magistris

Voleva giocare, anche a costo di ripartire dallo Spezia. Meret, sono i giorni della rivincita

E' sembrato di rivedere Batman Taglialatela. Quando al 13esimo, Arfield ha scagliato una freccia dai 25 metri Alex Meret ha dovuto prendere il volo per deviare un pallone indirizzato a fil di palo. E' stato un grande intervento nel catino dell'Ibrox Stadium, di quello stadio che ieri era più caldo che mai. Eppure lui, che spesso viene tacciato di essere troppo taciturno, non s'è fatto intimorire. Anzi, ha tirato fuori gli artigli. Ha confermato che gli serviva solo un po' di fiducia, quella che il Napoli dal 2 settembre gli ha concesso per forza di cose e che Meret s'è preso: pur sapendo non fosse scelta convinta, diventando gara dopo gara sempre più padrone del nuovo ruolo. Perché se un calciatore non si giudica da un calcio di rigore, un portiere non si giudica solo dalle sue urla. E Meret, timido per indole ma non timoroso, sta dimostrando che sì, quella maglia così pesante può indossarla.

Giocare a tutti i costi. Anche a costo di ripartire dallo Spezia
In estate acquistare un altro portiere titolare sembrava per il Napoli una priorità. Spalletti, a più riprese, fece capire di voler cambiare. E quindi già a luglio, tra un allenamento e l'altro, rilasciò una dichiarazione che non lasciava spazio a ulteriori interpretazioni: "Serve stare in piedi, se ti danno una spallatina e vai giù è segno che non hai tutto quel carattere e quella forza. È chiaro che la personalità passa anche dall’emotività. Anche l’atteggiamento, la postura del corpo, possono darti un contributo. Lui ha fatto dei buonissimi interventi, per ora è il nostro portiere e ce lo teniamo caro".
Per tutto il mese di agosto, Giuntoli ha provato ad accontentare il suo allenatore. Prima contattando Kepa del Chelsea, poi filmando la telenovela Keylor Navas nell'ambito della trattativa Fabian. Meret restava lì, in attesa, sapendo che da un giorno all'altro poteva esser messo alla porta. E quando la sera del 3 agosto lo Spezia chiese disponibilità a un suo arrivo in prestito il portiere classe '97 non esitò a dire sì. Perché il suo obiettivo era ed è giocare, a Napoli o altrove.


Spalletti s'è ricreduto?
Poi il mercato è andato come è andato. Come tutti conosciamo. Keylor Navas guadagnava troppo per arrivare a un accordo, Sirigu è stato strappato alla Turchia per ricoprire il ruolo di vice e Meret - pur senza rinnovo di contratto - è stato confermato come portiere titolare. Senza l'ombra di Ospina, l'estremo difensore della Nazionale ha trovato quello spazio che reclamava silenziosamente da tempo. Ha lavorato sui suoi difetti, ha esaltato le sue virtù e oggi è già a pieno titolo un titolare di un Napoli più forte e convincente. Ottime prestazioni che hanno fatto ricredere anche lo stesso Spalletti che ieri, al termine del match in terra scozzese, s'è espresso così: "Ha fatto una grande partita, è uscito nelle mischie 3-4 volte ed ha sbrogliato diverse situazioni. E' sempre più tranquillo, anche sui piedi, sceglie dove portare il discorso. Noi quando abbiamo scelto di continuare con lui sapevamo della necessità di un periodo per ritrovare equilibrio e tranquillità e siamo convinti ora di avere un grande portiere".