Laszlo Kubala, giramondo magiaro che giocò per 3 Nazionali diverse

Il suo nome lo ricorderanno probabilmente in pochi, ma i più attenti conoscitori del pallone avranno sicuramente grandi ricordi di Laszlo Kubala. Centrocampista ungherese di grande qualità, nel '46 lasciò il Ferencvaros per trasferirsi allo Slovan Bratislava, in Cecoslovacchia, nazione di origine dei genitori. Dopo un paio di stagioni tornò a giocare in patria, nel Vasas, ma nel '49 decise di scappare dal regime comunista del suo paese per arrivare in Austria prima, in Svizzera poi e quindi in Italia, dove firmò con la Pro Patria. Il problema fu che la federazione ungherese, dopo la fuga, gli comminò una squalifica a vita e nella Pro Patria dovette accontentarsi di alcune amichevoli. Verso la fine di quell'anno, un collega di Barcellona riuscì a procurargli il passaporto spagnolo e a fargli cancellare la squalifica. Kubala firmò col Barcellona e ci rimase per un decennio, prima di passare ai cugini dell'Espanyol e quindi allo Zurigo, prima di chiudere la carriera nei Toronto Falcons.

Da tecnico, guidò tantissime compagini: Cordoba, quindi la Nazionale spagnola, il Barcellona, l'Al-Hilal, il Murcia, il Malaga, l'Elche, ancora la Spagna e infine il Paraguay. Il suo nome, oltretutto, rimase famoso perché Kubala vestì le maglie di tre Nazionali: 6 presenze con la Cecoslovacchia, 3 con l'Ungheria e 19 con la Spagna. In carriera ha vinto da giocatore 4 campionati spagnoli, 5 Coppe di Spagna, 2 Coppe Eva Duarte, una Coppa Latina, 2 Coppe delle Fiere. Da allenatore, 2 Coppe di Spagna, 2 Campionati sauditi, 2 Coppe della Corona del Principe Saudita, una Coppa delle Coppe e una Coppa dei Campioni del Golfo.
Oggi sono passati 89 anni dalla nascita di Laszlo Kubala.
Sono nati oggi anche Eugenio Bersellini, Attilio Tesser, Carlo Ancelotti, Angelo Gregucci, David Platt, Bruno N'Gotty, Matuzalem, Vasilis Torosidis, Marco Andreolli, Vincent Laurini e Juan Jesus.