A Parma per rinascere: Conti pronto a salutare il Milan, dopo 50 presenze e tanta sfortuna
Le stelle e l’infortunio. Arrivato alla soglia dei 27 anni, il ragazzo di Lecco non è stato fortunato, nell’ambito pur sempre di un’ottima carriera in Serie A. Però a un certo punto sembrava destinato a essere la next big thing del pallone italiano, sulla corsia di destra: l’esplosione è firmata Gasperini, targata Atalanta. Il campionato da incorniciare, la Serie A 2016/2017: chiude a otto gol e quattro assist in trentatré presenze, sul mercato lo vogliono tutti e affonda il Milan, sborsando 24 milioni di euro. In rossonero, va tutto abbastanza male molto presto: gioca le prime due di campionato, poi va KO e salta praticamente tutto il resto della stagione per una serie di guai al ginocchio.
Torna in campo soltanto a dicembre 2018, con Gattuso in panchina: si gioca il posto, ha bisogno di tempo per ritrovare l’esplosività e nella difesa a quattro non trova proprio il suo habitat naturale, lui che quando attacca sa fare voragini nelle retroguardie avversarie. Chiude il campionato con 12 presenze, l’anno dopo è atteso come quello del rilancio; nel frattempo s’affaccia in prima squadra Davide Calabria, oggi titolare. Nella stagione 2019/2020, quella segnata dal Covid, inizia in competizione col giovane compagno e piano piano si guadagna anche i galloni da prima scelta. È in campo con Ibra & Co nella rinascita firmata Pioli, finché il ginocchio torna a farsi sentire: KO a metà luglio, infortunio meno grave ma al rientro, all’inizio di questa stagione, trova ormai un Milan collaudato, con Calabria lì sulla fascia destra e pochissimo spazio. In questa Serie A è sceso in campo due volte, 18 minuti complessivi: logica l’esigenza di cambiare aria. Con un allenatore che lo conosce, in una squadra che ha bisogno di risollevarsi e dove la corsia destra sarà sua senza grossi dubbi, tornando per certi versi al passato. A volte è un posto felice. Saluta la Milano rossonera, salvo non giochi questa sera, con 50 presenze complessive: le stesse messe in fila con l'Atalanta dei grandi, ma con un campionato e mezzo in più e senza segnare. Un'avventura non fortunatissima, appunto.