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Parma, il ds Pederzoli: "Per la servirà qualche ritocco. L'importante è tenere i migliori"
Mauro Pederzoli, direttore sportivo del Parma che ha vinto il campionato di Serie B, conquistando quindi la promozione in Serie A, è stato intervistato da Repubblica. Queste le sue parole riportate da Parmalive.com.
"Il percorso è iniziato tre anni fa, quando la proprietà americana ha deciso di costruire una squadra giovane, internazionale, multiculturale. Abbiamo cercato in giro per l’Europa ragazzi con talento, affiancando loro alcuni calciatori di grande esperienza. Gigi Buffon su tutti. Ha funzionato".
Nel 2018 il Parma era la squadra con più italiani della Serie A. Oggi è quella che ne ha di meno in B.
"Abbiamo un’ottima struttura di scouting. Il nostro obiettivo è cercare il giocatore giusto, al giusto prezzo. Quale passaporto abbia in tasca, non ci interessa. Continueremo su questa linea. Intanto ci godiamo la festa".
Il suo contratto è in scadenza al 30 giugno. Che si fa adesso?
"Parleremo presto con il club per programmare il futuro".
L’allenatore Fabio Pecchia invece è legato al Parma per un anno ancora. Per lui questa è la terza promozione dopo quelle con Verona e Cremonese. È l’uomo giusto anche per la Serie A?
"Ha un’idea di gioco che può funzionare in ogni situazione. È moderno, sa gestire un gruppo giovane e multiculturale".
Cosa manca alla rosa?
"Qualche ritocco andrà fatto, ma la base è buona. L’importante sarà tenere i migliori, sapendo che hanno tanti occhi addosso".
Cosa non deve sbagliare una squadra neopromossa?
"Rivoluzionare un gruppo che funziona può essere un errore. Ma anche non capire che una squadra che vince in B possa non funzionare in A. Non è facile".
"Il percorso è iniziato tre anni fa, quando la proprietà americana ha deciso di costruire una squadra giovane, internazionale, multiculturale. Abbiamo cercato in giro per l’Europa ragazzi con talento, affiancando loro alcuni calciatori di grande esperienza. Gigi Buffon su tutti. Ha funzionato".
Nel 2018 il Parma era la squadra con più italiani della Serie A. Oggi è quella che ne ha di meno in B.
"Abbiamo un’ottima struttura di scouting. Il nostro obiettivo è cercare il giocatore giusto, al giusto prezzo. Quale passaporto abbia in tasca, non ci interessa. Continueremo su questa linea. Intanto ci godiamo la festa".
Il suo contratto è in scadenza al 30 giugno. Che si fa adesso?
"Parleremo presto con il club per programmare il futuro".
L’allenatore Fabio Pecchia invece è legato al Parma per un anno ancora. Per lui questa è la terza promozione dopo quelle con Verona e Cremonese. È l’uomo giusto anche per la Serie A?
"Ha un’idea di gioco che può funzionare in ogni situazione. È moderno, sa gestire un gruppo giovane e multiculturale".
Cosa manca alla rosa?
"Qualche ritocco andrà fatto, ma la base è buona. L’importante sarà tenere i migliori, sapendo che hanno tanti occhi addosso".
Cosa non deve sbagliare una squadra neopromossa?
"Rivoluzionare un gruppo che funziona può essere un errore. Ma anche non capire che una squadra che vince in B possa non funzionare in A. Non è facile".
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