Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / parma / La Giovane Italia
Ghisoni: "Zaniolo può giocare da play e da prima punta"TUTTO mercato WEB
Zaniolo
© foto di Insidefoto/Image Sport
sabato 26 gennaio 2019, 20:14La Giovane Italia
di Sebastian Donzella

Ghisoni: "Zaniolo può giocare da play e da prima punta"

Paolo Ghisoni, giornalista di Sky e conduttore de La Giovane Italia con Dario Ronzulli, ha analizzato su RMC Sport la crescita dei giovani talenti italiani in Serie A: "L'ultimo millenials da tenere d'occhio è Emanuel Vignato, talento del Chievo del 2000 accostato a diversi club di A. Ci sono segnali di risveglio del calcio italiano ma non certezze. Anche su Zaniolo bisogna frenare le iperboli. Parliamo di un talento del '99 all'interno di un panorama scarno di risultati. Non vuole ergersi a salvatore della patria ma fare il suo percorso che può anche comprendere errori. Per il momento ci sono tante soddisfazioni ma voliamo basso ed evitiamo distorsioni".

Il ruolo di Zaniolo non è ben definito. Potrebbe diventare una prima punta?
"Perché no? Ha iniziato come esterno alto a sinistra nell'Entella in B, ha giocato un match nella Roma da falso nueve. Paradossalmente per me può anche giocare come play davanti alla difesa magari accanto un giocatore di sostanza che gli permetta di esprimersi al meglio. È un talento a 360 gradi, mi ha stupito la maturazione fisica, non lo vedevo così dominante come invece è stato nelle ultime settimane, nell'impatto con la partita e nel reggere i tackle durante i match. Qui il merito va a un mister (Di Francesco NdR) che gli ha fatto fare un percorso simile a Lorenzo Pellegrini quando giocava nel Sassuolo. Panchina fino a gennaio, poi titolare e gol alla seconda, finendo con sei reti totale senza uscire più dall'undici titolare".

Bastoni ora al Parma può rappresentare il futuro dell'Inter?
"Bastoni è uno dei prospetti più interessanti della Serie A, si è imposto prendendosi la maglia del titolare nel Parma nel momento in cui serviva un sostituto all'altezza di Gagliolo lì al centro. Bastoni è il professore nel reparto difensivo crociato: non perché è in grado di insegnare calcio ma perché ha sempre avuto una grande applicazione scolastica e tecnica. E poi avere accanto un giocatore come Bruno Alves lì accanto aiuta a crescere molto".


Donnarumma ha ancora margini di crescita?
"Ha recuperato una serenità che gli era mancata. Dal punto di vista tecnico è un giocatore fatto e finito da molte stagioni, da quando si sono spenti i fari del mercato, Gigio ha recuperato il tempo perso e gli errori fatti. Noto che questa serenità in campo gli giova. E da quando sono venuti fuori Meret e Audero, è tornato ai suoi soliti livelli, perché la rivalità stimola".

Un centrocampista, un difensore e un portiere: ci manca un attaccante. Come Andrea Pinamonti.
"Nel Frosinone sta dimostrando, nonostante le batoste dei ciociari, di essere un giocatore già pronto. E ha recuperato anche lui in fretta e furia un ruolo importante. È sempre stato un predestinato: ho parlato col suo ex mister Longo e con quello attuale Baroni e sono entrambi fortemente entusiasti. È un giocatore che ha atteggiamenti da professionista sia dentro che fuori dal campo, bisogna solo saperlo prendere perché è un po' chiuso, da trentino qual è".