A caccia del vero Lukaku, al di là della forma. Col Parma nuova chance anche per il Tucu?

A caccia di Romelu Lukaku, quello vero. Ammesso e non concesso che le due stagioni straordinarie vissute dal belga all'Inter, le migliori della sua carriera, non fossero in massima parte di quello che soltanto Antonio Conte sa tirare fuori dai suoi calciatori. È un dubbio che c'era prima, c'è adesso, ci sarà finché Big Rom non tornerà davvero grande per quello che riesce a dare ai compagni e quello che riesce a fare agli avversari. La forma fisica, non certo entusiasmante, non basta del resto a spiegare le ultime prestazioni del centravanti. Lento o veloce, contro il Monza il 90 nerazzurro ha sbagliato cose che non avrebbe potuto/dovuto sbagliare, ha complicato la serata dei suoi e scavato uno iato rispetto a Dzeko, tutto in favore del compagno di squadra.

Contro il Parma nuova occasione. Salvo sorprese, Inzaghi ripartirà proprio da Lukaku nel match di Coppa Italia che porterà a San Siro i ducali. Del resto, Dzeko ha bisogno di rifiatare e Lautaro sembra aver già smaltito fatiche e gioie del Mondiale qatariota.

Non la vetrina più impegnativa del mondo, ma si riparte anche da gare come quella di martedì sera per mettere minuti nelle gambe, benzina nel serbatoio, fiducia nella testa. E magari pure qualche gol a una stagione fin troppo magra da questo punto di vista. Al suo fianco, c'è chi cerca ancora di convincere il mondo Inter, a partire dai tifosi: Joaquin Correa, non proprio arrivato gratis un anno e mezzo fa dalla Lazio, oggi è a cavallo del guado. Andare o restare, prendersi l'Inter o meno. Per l'argentino, il futuro passa dalle occasioni che saprà sfruttare. Finora, non le ha gestite tutte al meglio.