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Andy Najar - L'enfant prodige della MLS che ha rifiutato gli USA. E fa sognare l'Honduras

Andy Najar - L'enfant prodige della MLS che ha rifiutato gli USA. E fa sognare l'HondurasTUTTO mercato WEB
sabato 24 maggio 2014, 07:002014
di Raimondo De Magistris

Rookie dell'anno più giovane eletto dalla MLS. Giocatore del mese in Jupiler League alla sua prima stagione completa all'Anderlecht. Per tutti, fino alla primavera 2011, speranza del calcio a stelle e strisce, salvo poi fare un passo indietro perché al cuore non si comanda. Andy Najar ha compiuto 21 anni da poco più di due mesi ma ha già un passato da far invidia a un calciatore a fine carriera. Perché se nasci in Honduras - nazione ai margini del calcio che conta - devi sperare in due cose: avere alle spalle una famiglia che crede in te e andare qualche chilometro più a nord, emigrare negli Stati Uniti per crescere e mettere a frutto il tuo talento. E Najar queste fortune le ha avute entrambe.
Nato a Choluteca, capisce ben presto di avere qualità col pallone tra i piedi fuori dal comune e ancor prima di dover lasciare il suo paese. Capita a 13 anni, accompagnato da un contrabbandiere che gli permette di superare il confine messicano e raggiungere il Texas come clandestino. E' l'inizio della sua avventura negli Stati Uniti, il viaggio della speranza che ben presto si tramuterà nel viaggio della fortuna.
Dal Texas alla Virgnia, dove già da qualche anno abitava il padre, il passo è breve. E' ragazzino testardo e alla seconda occasione riesce a entrare nell'accademia del DC United. A 14 anni lo respingono perché troppo giovane, a 15 il suo talento gli permette di bypassare il problema dell'età. "Questo è un ragazzo speciale", dice il manager Curt Onalfo appena lo vede giocare. Najar ha solo 15 anni ma la sua crescita esponenziale gli permette di bruciare le tappe e nel 2010 - due anni dopo il suo arrivo - firma il primo contratto da professionista. E' l'inizio di un'ascesa fulminante, segna sette gol nella sua prima stagione e vince il premio 'Rookie of the Year'. Un riconoscimento importantissimo per il calcio MLS, che eccezionalmente non viene assegnato a un calciatore nato negli Stati Uniti e apre un dibattito sul futuro radioso che attende il Pequeño Guerrero.


Più precisamente, il dibattito in quei mesi riguarda la nazionale che Najar sceglierà di rappresentare: USA o Honduras? E la riposta per tutti sembra già scontata. Najar, infatti, nel frattempo rifiuta di giocare nelle nazionali giovanili honduregne, vuole concentrarsi solo sulla sua crescita e tutti nella federazione a stelle e strisce sono sicuri che alla fine cederà alla corte degli USA. C'è un problema riguardante la cittadinanza, ma è questione di mesi. C'è solo da attendere un po' per trasformare la green card in qualcosa di più. Così viene interpretato il silenzio di Najar che, però, quei villaggi polverosi in cui è cresciuto e il pallone era l'unico motivo di speranza non li ha dimenticati. "La scelta nella mia mente è sempre stata chiara. L'Honduras è nel mio cuore", dirà nel momento in cui renderà noto il 'No, grazie' agli Stati Uniti per rappresentare la sua nazione d'origine. L'annunciò è datato aprile 2011, l'esordio in nazionale nel successivo settembre contro la Colombia.
Una scelta che sorprende l'intera MLS ma non frena la crescita del calciatore, che nel frattempo viene notato anche in Europa. Palacios il suo idolo e Cristiano Ronaldo il suo modello, Najar ha tutte le carte in regola per sbarcare nel calcio che conta e viene acquistato dall'Anderlecht. Approda in Europa il 7 gennaio 2013, prima in prestito e poi a titolo definitivo.
Il salto della staccionata non influisce sulle sue prestazioni, l'ultimo campionato quello della definitiva consacrazione. A marzo 2014 è per tutti in Belgio il giocatore del mese, un riconoscimento che attira le attenzioni di club importanti. Se ne accorge l'Anderlecht che si affretta a blindarlo con un contratto fino al 2018.
Il Mondiale, però, potrebbe tramutare gli interessamenti di società come Tottenham e Valencia in una vera e propria asta internazionale. Prospettiva che alletta l'Anderlecht e non spaventa Najar, ventenne con l'esperienza di un veterano.