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Cacia: "Piacenza errata scelta di cuore: non era il mio posto"
Ci sono nomi che non hanno necessità di particolari presentazioni, e sicuramente tra questi c’è l’attaccante – ora svincolato - Daniele Cacia. Il fatto di essere il secondo miglior marcatore di sempre della Serie B (meglio di lui, per un centro, solo Schwoch) parla per lui.
Che ha invece parlato, dopo l’addio al Piacenza, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.
Finisce anzitempo l’esperienza al Piacenza. Cosa è successo?
“C’è poco da dire, è stato un errore mio quello di tornare a Piacenza, e come ho creato il problema l’ho risolto chiedendo la risoluzione anticipata del contratto, quando ho capito che quello non era più il mio posto. In estate ho ragionato più col cuore che da professionista, e ho sbagliato: a seguito di un mix di problematiche che si portavano avanti da inizio anno, non c’erano più le condizioni per star li. Mi dispiace, lascio un gruppo che ha qualche problemino”.
Scelta comunque coraggiosa quella di svincolarsi a 36 anni.
“Direi coraggiosissima, perché ho lasciato una squadra non avendo altre alternative, non ho il futuro coperto. E potrebbe anche essere l’occasione per il mio addio al calcio se non arrivassero richieste: e questa è la cosa che più mi fa male perché sto bene e posso ancora dire molto”.
Se arrivasse una chiamata dalla B, con l’attuale e livellato campionato, te la sentiresti di rimetterti in gioco?
“Se dovessero arrivare chiamate dalla C, ovviamente le valuterò, ma la mia idea è quella di tornare in Serie B. Vedo formazioni che possono aver bisogno, e io posso dimostrare ancora che valgo qualcosa. So che non è facile, ma spero che qualcosa si muova”.
Anche perché potresti divenire il miglior marcatore di sempre in B. Cosa determinante o fine a sé stessa?
“E’ una cosa fine a sé stessa, ma di sicuro una componente che mi invoglia ancora di più a dare il massimo: sarebbe un peccato essere vicini al traguardo e non raggiungerlo. Ma non è solo per questo che cerco la Serie B”.
Più generalmente, oltre la categoria, che progetto cerchi?
“Non sono in condizione di cercare o pretendere, sono solo in condizione di aspettare. Spero di trovare qualcuno che abbia ancora voglia di scommettere un euro su di me”.
Che ha invece parlato, dopo l’addio al Piacenza, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.
Finisce anzitempo l’esperienza al Piacenza. Cosa è successo?
“C’è poco da dire, è stato un errore mio quello di tornare a Piacenza, e come ho creato il problema l’ho risolto chiedendo la risoluzione anticipata del contratto, quando ho capito che quello non era più il mio posto. In estate ho ragionato più col cuore che da professionista, e ho sbagliato: a seguito di un mix di problematiche che si portavano avanti da inizio anno, non c’erano più le condizioni per star li. Mi dispiace, lascio un gruppo che ha qualche problemino”.
Scelta comunque coraggiosa quella di svincolarsi a 36 anni.
“Direi coraggiosissima, perché ho lasciato una squadra non avendo altre alternative, non ho il futuro coperto. E potrebbe anche essere l’occasione per il mio addio al calcio se non arrivassero richieste: e questa è la cosa che più mi fa male perché sto bene e posso ancora dire molto”.
Se arrivasse una chiamata dalla B, con l’attuale e livellato campionato, te la sentiresti di rimetterti in gioco?
“Se dovessero arrivare chiamate dalla C, ovviamente le valuterò, ma la mia idea è quella di tornare in Serie B. Vedo formazioni che possono aver bisogno, e io posso dimostrare ancora che valgo qualcosa. So che non è facile, ma spero che qualcosa si muova”.
Anche perché potresti divenire il miglior marcatore di sempre in B. Cosa determinante o fine a sé stessa?
“E’ una cosa fine a sé stessa, ma di sicuro una componente che mi invoglia ancora di più a dare il massimo: sarebbe un peccato essere vicini al traguardo e non raggiungerlo. Ma non è solo per questo che cerco la Serie B”.
Più generalmente, oltre la categoria, che progetto cerchi?
“Non sono in condizione di cercare o pretendere, sono solo in condizione di aspettare. Spero di trovare qualcuno che abbia ancora voglia di scommettere un euro su di me”.
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