Zanon: "Pescara, non ti avrei mai lasciato"
Tutto comincia con il trionfo del 2010 in Lega Pro: dopo un fallimento, il ritorno in B segna la rinascita del Pescara. Zanon c'era: «Fu De Cecco a volermi. La mia svolta. Sapevo che c'erano i presupposti per costruire qualcosa di grande. La promozione diretta ci sfuggì, ma ai play-off con il Verona fu un trionfo», ricorda.
Sognava di chiudere la carriera in biancazzurro, ma dopo la retrocessione in B i programmi cambiarono. «Con il presidente Sebastiani era tutto fatto per il mio rinnovo», rivela il laterale destro. «Dopo la retrocessione, però, e dopo quattro anni esaltanti, abbiamo deciso insieme che non sarebbe stato facile ripartire».
Forse un po' pesarono anche le sue dichiarazioni: «Ero arrabbiato perché ci contestavano anche quando le cose andavano bene. Ero il vice capitano all'epoca, il mio fu uno sfogo personale. Farci scappare quella salvezza fu un'occasione persa. A fine andata eravamo salvi. Ma nel ritorno arrivarono solo due punti. Il mercato invernale decisivo, ma non fu colpa della squadra».