Pescara-Cosenza: l'uomo in più non viene sfruttato. Attacco in affanno ma la difesa regge
Il Pescara non va oltre il pari contro il Cosenza all'Adriatico. Questi alcuni spunti del match:
PESCARA IN AFFANNO CON L'UOMO IN PIU' - Come successo contro il Monza, il Pescara non è riuscito a sfruttare al meglio la superiorità numerica, piuttosto è andato in difficoltà. Il Pescara è una squadra in cura, perdere punti di riferimento può causare problemi. Quanto accaduto contro il Monza si è ripetuto contro il Cosenza. Il Pescara, se non nel finale, non è riuscito a sfruttare l'opportunità dell'uomo in più. Aspetto, uno dei tanti, sui quali Breda dovrà lavorare.
ATTACCO ANCORA IN DIFFICOLTA' - Torna Ceter ma la musica non cambia: li davanti il Pescara non va. Il colombiano non è al meglio e nemmeno è possibile chidergli la luna. Dietro di lui non c'è nessuno, se non Asencio che però è ancora out. L'unico tiro è di Galano sul gol annullato, dove c'è anche lo zampino sfortunato di Ceter. Per il resto le occasioni arrivano da centrocampisti e difensori, conferma evidente che serve intervenire sul mercato per inserire degli attaccanti.
PESCARA NON PRENDE GOL - Dopo i tre gol presi dall'Entella, l'unico aspetto positivo della partita dell'Adriatico è che il Pescara riesce a mantenere la porta inviolata. A dire il vero, il Cosenza non si è mi reso pericoloso, ma vanno anche dati i meriti alla buona tenuta difensiva del Delfino che ha neutrlizzato le offensive dei calabresi. Un piccolo passo in avanti, con la speranza che non sia stato solo un episodio.