Pordenone Calcio: Il ramarro da serie A fa fatica in serie C

Il Pordenone è già da serie A.

Lo avevamo rilevato dopo il pareggio (1-1) a San Benedetto del Tronto che seguiva il 2-1 rifilato dai ramarri al Cagliari al Sardegna Arena.

Ci tocca ribadirlo oggi, dopo la sconfitta (0-1) al Città di Meda con il Renate che segue l’impresa al Meazza con l’Inter (0-0 dopo 120’ e sconfitta per 4-5 solo ai calci di rigore). Evidentemente Stefani e compagni si esaltano (ed è più che comprensibile) quando giocano davanti al grande pubblico. Al Città di Meda c’erano solo 300 spettatori, 40 dei quali provenienti da Pordenone.

Gli irriducibili. Quelli che non abbandonano mai la squadra.

L’inattesa sconfitta non cambia di molto la situazione in classifica. Anche la capolista Padova infatti sabato ha lasciato le penne a Gubbio (0-1) dimostrando una volta di più che nulla è scontato in terza serie. Le lunghezze di distacco dalla vetta occupata dai biancoscudati restano 9, anche se ora oltre a Padova e Renate, davanti ai neroverdi ci sono anche Sambenedettese, Feralpi e Reggiana. Siamo però appena a metà campionato.

C’è tutto un girone di ritorno da giocare, a partire dal match di venerdì al Bottecchia con il fanalino di coda Santarcangelo. Il Pordenone è conosciuto ora in tutta Italia per le imprese di Cagliari e di Milano in Tim Cup. Colucci e i suoi ragazzi hanno l’occasione di accrescere ulteriormente la loro fama realizzando una terza impresa. La più bella e la più importante: la rimonta sul Padova e la conquista di una serie B che tutti, dalla squadra, alla società e alla città hanno dimostrato di meritare.