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Pordenone Calcio, Berrettoni: "35 punti in 17 partite; tutti meritati!"
lunedì 17 dicembre 2018, 09:32In Copertina
di Redazione TuttoPordenone
per Tuttopordenone.com
fonte Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa

Pordenone Calcio, Berrettoni: "35 punti in 17 partite; tutti meritati!"

Berre c’è.

L’artista è rinato e ha condotto i ramarri alla terza vittoria consecutiva (1-0 con il Gubbio), quinta negli ultimi sei turni. Il suo sinistro, esploso dopo appena 8’ dal fischio d’inizio, è da cineteca. Emanuele però non si è limitato a quell’episodio che, comunque, da solo valeva 3 punti e il prezzo del biglietto. Ha corso come un ragazzino, lui classe ’81, per tutti gli 84’ minuti giocati contro gli eugubini. Lo abbiamo visto galoppare negli spazi, inserirsi, tornare, contrastare a centrocampo ed arretrare sino all’area neroverde per dare una mano ai compagni della difesa nei minuti in cui il la pressione degli uomini di Nanu Galderisi era più forte. Così in forma non lo vedevamo dai tempi in cui, nel Pordenone di Tedino, assieme a Veleno Cattaneo faceva ammattire gli avversari di turno. Il gol gli mancava dal 70’ minuto del rocambolesco match dello scorso 11 marzo al Mecchia di Portogruaro con il Mestre, finito 4-3 per i neroarancio di Zironelli.

“Era ora – scherza Berrettoni riguardando gli highlights della partitadi sabato -. Mi mancava proprio l’emozione del gol. Un’emozione particolare poi se viene vissuta in casa, davanti al nostro pubblico (da brividi l’ovazione tributatagli dal popolo neroverde quando Tesser all’84’ l’ha richiamato in panca, ndr). Quello di sabato oltre a tutto – sorride Emanuele – è stato il primo fatto davanti a mio figlio Giosuè”.

Ovvia la dedica al piccolino e alla mamma (Alice, ndr). Berre ha vissuto le stagioni delle due semifinali playoff contro Pisa e Parma anche se ha dovuto disertare perché infortunato quella al Franchi di Firenze con gli emiliani. Poi c’è stato l’anno interlocutorio iniziato con Colucci e ora quello di Tesser. I presupposti per una buona annata c’erano sin dal ritiro di Arta Terme, ma nessuno si aspettava un ramarro in fuga a metà dicembre.

“Vero – ammette il Berre -. Ervamo partita per fare un altro buon campionato e conquistare i playoff per la quarta volta consecutiva. Non avrei mai immaginato però che potessimo fare 35 punti in 17 partite. E sono tutti – gli piace evidenziare - punti meritati. Nessuno ce li ha regalati. Sono stati guadagnati con il gioco e la fatica. Nelle ultime settimane – continua l’artista – abbiamo infilato una serie importante (2-0 a Monza, 1-0 con la Ternana, 1-1 a Bolzano col Sudtirol, 2-1 col Ravenna, 2-0 a Teramo, 1-0 con il Gubbio) che ci ha permesso di incassare 16 punti in 6 partite e di staccare il resto del gruppo. Serie costruita sulla vogia di essere propositivi. Solo con il Gubbio – ammette – abbiamo sofferto un po’. Siamo stati bravi a sbloccare il risultato e poi – aggiunge – a difenderci senza vergognarci. Tutti insieme, difensori, centrocampisti e anche attaccanti. E’ lo spirito di gruppo che contraddistingue questo nuovo ramarro in cui tutti hanno voglia di aiutarsi a vicenda e anche di soffrire pur di raggiungere il risultato”.