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...con Attilio Tesser
“Pobega? Nessuna sorpresa.Allenamento o partita gli cambia poco,crescerà ancora. Almici in C come Boateng al Monza e Menez alla Reggina.A Pordenone no grande nome,punto su Ciurria. E il campionato...”
Protagonista. Con lo Spezia e con la Nazionale Under 21. Tommaso Pobega al centro della scena, gol e prestazioni importanti. E sorride anche il Milan che ne detiene il cartellino. “Non sono sorpreso. Tommaso ha nelle sue corde la finalizzazione e i tempi di inserimento. A Pordenone l’anno scorso nella prima parte era capocannoniere. Ha potenza, un grande tiro, qualità importanti”, dice a TuttoMercatoWeb l’allenatore del Pordenone, Attilio Tesser.
Lo Spezia il posto ideale per crescere?
“Assolutamente si. A differenza di come gioca Milan che gli auguro di conquistare, lui oggi ha caratteristiche indicate per un centrocampo a tre. Con l’esperienza migliorerà ancora”.
Cosa ha pensato quando è andato in gol?
“Ho visto la partita dello Spezia, mi ha fatto piacere. Sono felice di aver contributo, insieme alla società, al suo percorso di crescita. Per lui allenamento e partita sono uguali. Chi ha qualità e fame merita di arrivare”.
L’anno scorso lo ha allenato a Pordenone. Sorpreso di vedere Almici in Serie C?
“Innanzitutto sono sorpreso che sia rimasto a piedi durante il mercato. Con noi ha fatto bene. Era del Verona, è rientrato. Meritava di stare in categorie superiori, comunque è si in Serie C, ma al Palermo, mica una piazza qualunque. E poi è un periodo un po’ particolare: non solo Almici in C, guardate Boateng al Monza dove è andato anche per il rapporto speciale con Galliani ma anche e soprattutto Menez alla Reggina e altri nomi importanti che sono arrivati in Serie B”.
Il Pordenone non ha mai pensato al grande nome?
“No. La filosofía del Pordenone è totalmente diversa. Pensiamo a far crescere e valorizzare calciatori giovani”.
Il nuovo uomo mercato alla Pobega?
“Abbiamo tanti giocatori di valore, che potranno dire la loro. Ma se devo fare un nome punto sulla conferma di Ciurria: può essere un anno importante per lui”.
E il Pordenone, quest’anno, a cosa punta?
“Empoli e Cremonese e le retrocesse renderanno il campionato impegnativo. È una B molto più qualitativa. E poi c’è il Monza. Poi occhio a chi sale dalla C che può rivelarsi una sorpresa. Per noi è una stagione di conferma, pensiamo a fare il meglio possibile. Speriamo di rimanere nella zona sinistra della classifica, prima pensiamo alla salvezza anticipata e poi ci toglieremo delle soddisfazioni. Abbiamo ringiovanito la squadra. Pensiamo di essere competitivi e siamo convinti di fare un campionato tranquillo”.
La rivelazione della A?
“Si sta confermando ad alti livelli Locatelli. E poi anche perché gli sono legato, dico Roberto Insigne”.
Lo Spezia il posto ideale per crescere?
“Assolutamente si. A differenza di come gioca Milan che gli auguro di conquistare, lui oggi ha caratteristiche indicate per un centrocampo a tre. Con l’esperienza migliorerà ancora”.
Cosa ha pensato quando è andato in gol?
“Ho visto la partita dello Spezia, mi ha fatto piacere. Sono felice di aver contributo, insieme alla società, al suo percorso di crescita. Per lui allenamento e partita sono uguali. Chi ha qualità e fame merita di arrivare”.
L’anno scorso lo ha allenato a Pordenone. Sorpreso di vedere Almici in Serie C?
“Innanzitutto sono sorpreso che sia rimasto a piedi durante il mercato. Con noi ha fatto bene. Era del Verona, è rientrato. Meritava di stare in categorie superiori, comunque è si in Serie C, ma al Palermo, mica una piazza qualunque. E poi è un periodo un po’ particolare: non solo Almici in C, guardate Boateng al Monza dove è andato anche per il rapporto speciale con Galliani ma anche e soprattutto Menez alla Reggina e altri nomi importanti che sono arrivati in Serie B”.
Il Pordenone non ha mai pensato al grande nome?
“No. La filosofía del Pordenone è totalmente diversa. Pensiamo a far crescere e valorizzare calciatori giovani”.
Il nuovo uomo mercato alla Pobega?
“Abbiamo tanti giocatori di valore, che potranno dire la loro. Ma se devo fare un nome punto sulla conferma di Ciurria: può essere un anno importante per lui”.
E il Pordenone, quest’anno, a cosa punta?
“Empoli e Cremonese e le retrocesse renderanno il campionato impegnativo. È una B molto più qualitativa. E poi c’è il Monza. Poi occhio a chi sale dalla C che può rivelarsi una sorpresa. Per noi è una stagione di conferma, pensiamo a fare il meglio possibile. Speriamo di rimanere nella zona sinistra della classifica, prima pensiamo alla salvezza anticipata e poi ci toglieremo delle soddisfazioni. Abbiamo ringiovanito la squadra. Pensiamo di essere competitivi e siamo convinti di fare un campionato tranquillo”.
La rivelazione della A?
“Si sta confermando ad alti livelli Locatelli. E poi anche perché gli sono legato, dico Roberto Insigne”.
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