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Robur Siena, Panizzi: "Mai mancate le prestazioni. Ad Alessandria a viso aperto"
Il 30 giugno hanno preso il via i playoff di C. Sulle colonne di TuttoMercatoWeb spazio alle voci dei protagonisti e dei grandi ex delle formazioni in lotta per il Secondo Turno
Messi da parte gli scossoni societari e archiviato d’ufficio il Primo Turno dei playoff (causa rinuncia dell’Arezzo), la Robur Siena è pronta a scendere in campo: domani i bianconeri saranno di scena ad Alessandria, contro la formazione grigia, in quello che è il Secondo Turno degli spareggi che portano alla Serie B. Di tutto questo, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ha parlato il difensore senese Erik Panizzi.
Una posizione di classifica buona, ma forse la Robur poteva fare qualcosa di più.
“Sicuramente la stagione, almeno fino alla stop, non è andata esattamente come volevamo noi, ma, come dice sempre il mister, i punti che abbiamo sono quelli che meritiamo, quindi guardiamo avanti e concentriamoci sui playoff. Ripeto, qualcosa poteva essere gestito meglio, ma il percorso è stato nel complesso buono”.
Come arrivate ai playoff?
“La speranza di riprendere a giocare l’abbiamo sempre avuta, prolungare lo stop avrebbe voluto dire tornare in campo dopo un’inattività di cinque mesi, quindi siamo felici già di tornare a giocare. E’ chiaro che ora non saranno gare come quelle di campionato, lo si vede in Serie A, in B ma anche ai playout: dopo 70’ massimo la fatica inizia a far da padrona, gli episodi condizionano molto il corso dei match. Noi poi abbiamo un risultato su tre, ma giocheremo a viso aperto”.
Giocherete fuori casa, dove avete sempre reso meglio. Può essere un vantaggio?
“Se si parla di risultati in sé per sé, è vero che in trasferta abbiamo sempre fatto meglio, ma le prestazioni non sono mai mancate, neppure in casa. Anzi, forse avremmo preferito giocare al “Franchi”, ma va bene così”.
Peserà quindi l’assenza di pubblico?
“Credo di si, e non solo per noi. Alla fine sono anche le gare dove gli stadi si riempono maggiormente, ma noi dovremmo comunque rimanere più concentrati possibile”.
Stipendi arrivati in ritardo, incertezze, ma tutto si è risolto. Avete avuto paura di non giocarvi ciò che avevate conquistato?
“Come detto, abbiamo sempre sperato di poter giocare, paura di non riuscire per la società, però, non ne abbiamo avuta: in apparenza la società ha avuto dei problemi, ma siamo sempre rimasti in contatto con la presidente, non è mai sparita, e questo è stato un chiaro segnale del fatto che voleva rispettare gli impegni presi. Purtroppo ha avuto problemi con le sue aziende, ma tutto è rientrato”.
Una posizione di classifica buona, ma forse la Robur poteva fare qualcosa di più.
“Sicuramente la stagione, almeno fino alla stop, non è andata esattamente come volevamo noi, ma, come dice sempre il mister, i punti che abbiamo sono quelli che meritiamo, quindi guardiamo avanti e concentriamoci sui playoff. Ripeto, qualcosa poteva essere gestito meglio, ma il percorso è stato nel complesso buono”.
Come arrivate ai playoff?
“La speranza di riprendere a giocare l’abbiamo sempre avuta, prolungare lo stop avrebbe voluto dire tornare in campo dopo un’inattività di cinque mesi, quindi siamo felici già di tornare a giocare. E’ chiaro che ora non saranno gare come quelle di campionato, lo si vede in Serie A, in B ma anche ai playout: dopo 70’ massimo la fatica inizia a far da padrona, gli episodi condizionano molto il corso dei match. Noi poi abbiamo un risultato su tre, ma giocheremo a viso aperto”.
Giocherete fuori casa, dove avete sempre reso meglio. Può essere un vantaggio?
“Se si parla di risultati in sé per sé, è vero che in trasferta abbiamo sempre fatto meglio, ma le prestazioni non sono mai mancate, neppure in casa. Anzi, forse avremmo preferito giocare al “Franchi”, ma va bene così”.
Peserà quindi l’assenza di pubblico?
“Credo di si, e non solo per noi. Alla fine sono anche le gare dove gli stadi si riempono maggiormente, ma noi dovremmo comunque rimanere più concentrati possibile”.
Stipendi arrivati in ritardo, incertezze, ma tutto si è risolto. Avete avuto paura di non giocarvi ciò che avevate conquistato?
“Come detto, abbiamo sempre sperato di poter giocare, paura di non riuscire per la società, però, non ne abbiamo avuta: in apparenza la società ha avuto dei problemi, ma siamo sempre rimasti in contatto con la presidente, non è mai sparita, e questo è stato un chiaro segnale del fatto che voleva rispettare gli impegni presi. Purtroppo ha avuto problemi con le sue aziende, ma tutto è rientrato”.
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