Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / potenza / Primo Piano
L'ex allenatore del Potenza Bruno Trocini fa le carte al Girone C
giovedì 8 settembre 2022, 21:37Primo Piano
di Redazione 1 TuttoPotenza
per Tuttopotenza.com
fonte Il Quotidiano di Puglia

L'ex allenatore del Potenza Bruno Trocini fa le carte al Girone C

Dal miracolo Rende alle ottime stagioni alla guida della Virtus Francavilla. Lo scorso anno, invece, una parentesi poco felice a Potenza. Bruno Trocini, però, resta uno dei tecnici più esperti del girone C di Serie C e a lui abbiamo chiesto un parere anche sul campionato appena cominciato.

Mister, che idea si è fatto di questo campionato che è appena cominciato? Vede squadre favorite?
«Sarà sicuramente un bel campionato, come sempre negli ultimi anni. Crotone e Catanzaro, sulla carta, sono le società che hanno investito di più. I primi, ad esempio, hanno trattenuto big del calibro di Kargbo, che secondo me poteva fare molto bene anche in B: la volontà di tenerlo è significativa del fatto di come puntino a vincere il campionato. Le due calabresi sono sicuramente quelle più attrezzate».

E poi ci saranno, come ogni anno, possibili outsider.
«Certamente. Un gradino sotto Crotone e Catanzaro ci sono altre realtà che possono fare bene. Mi riferisco ad Avellino, Virtus Francavilla, Monopoli, ma non solo: si giocheranno i posti migliori nella griglia playoff».
 

Una Virtus Francavilla che ha mantenuto l'ossatura della scorsa stagione, aggiungendo altri tasselli di spessore in un mercato che l'ha vista comunque protagonista.
«Assolutamente. La Virtus non sbaglia un colpo: ogni anno fa le cose fatte bene, senza follie o sbandierare ai quattro venti chissà cosa. Ogni anno si aggiunge un tassello in più, non c'è dubbio che anche in questa stagione farà un altro grande campionato. E poi è tornato un allenatore molto bravo come Calabro, stimato dalla piazza e penso ci siano tutte le condizioni per continuare a fare bene».



La segue ancora la sua ex squadra?
«Certo che sì, con grande piacere».

Fin dove può spingersi il progetto del presidente Magrì?
«La sensazione che ho avuto, da dentro e da fuori, è che ogni stagione voglia fare un passo in più. Lo ha confermato negli ultimi anni. Dove può arrivare? Il sogno del presidente è approdare in futuro in Serie B, costruendo anno dopo anno. Non c'è quest'idea, a mio avviso, oggi, ma in futuro certamente vedremo la Virtus in alto. E credo non sia un sogno difficile da realizzare, perché competenza e organizzazione alla fine pagano. A Francavilla ci sono persone competenti: oltre a Magrì che è sempre presente, anche Fracchiolla e Antonazzo sono due ottimi direttori; poi, ovviamente, il vicepresidente Donatiello. Tante figure che remano nella stessa direzione, per amore della Virtus e che hanno a cuore questi colori e sono amati dalla città. Lì, e io lo so, si lavora bene».

Il Taranto invece ha rivoluzionato la rosa con l'arrivo di Dionisio e Di Costanzo: pochissime conferme e tantissimi volti nuovi.
«Ha cambiato parecchio, ma non sempre questo è un bene: starà al campo poi dire l'ultima parola. La sensazione che si ha dal di fuori è quella che ci sia sempre una bomba pronta a esplodere a Taranto, sembra non ci sia la giusta volontà d'intenti da parte di tutte le parti in causa e che non si aspetti altro in un errore di qualcuno per dare addosso. E questo non è il modo ideale per lavorare e raggiungere quegli obiettivi importantissimi che la piazza merita».

A prescindere dalla falsa partenza, secondo lei i rossoblù possono arrivare in zona playoff, che è un po' l'obiettivo stagionale dichiarato?
«Come rosa è insieme a tante altre squadre che possono giocarsi un posto nei playoff così come la salvezza ai playout. Anche perché la forbice di punti è sempre risicata a fine stagione, solitamente di 5-6 punti. Penso che questo Taranto, se ci sarà la volontà giusta tra squadra e ambiente, potrà togliersi grandi e belle soddisfazioni».

E Trocini quanta voglia ha di tornare in pista? Qual è il suo futuro?
«Sicuramente su una panchina (sorride, ndr). Non so dove, ma spero di farlo quanto prima. Durante l'estate ho parlato con tante società, ma poi per un motivo o per un altro non se n'è fatto nulla. Vorrei tornare presto in pista e magari cambiare anche girone: quello C lo faccio da anni ma ogni anno non riesco mai a vincerlo (sorride, ndr)».