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tmw / potenza / Calciomercato
Il difensore D'Alessandro saluta il Picerno...
mercoledì 31 luglio 2019, 21:09Calciomercato
di Redazione TuttoPotenza
per Tuttopotenza.com
fonte tuttoseried.com

Il difensore D'Alessandro saluta il Picerno...

Appena due anni fa era un ragazzino di belle speranze che provava a bruciare le tappe in un girone di Eccellenza campana duro da masticare. Simone D'Alessandro, terzino destro classe '99, ha iniziato a farsi notare lì, con la Real Albanova di Pasquale Corvino, club che poi sarebbe scomparso per cedere il primato cittadino all'attuale Albanova del presidente Giuseppe Zippo. Tanti chilometri macinati sulla fascia e una padronanza tecnica che lasciava stupiti parecchi addetti ai lavori e lo stesso trainer Enzo Potenza, colui che ha voluto puntare ad occhi chiusi sulla sua voglia di sfondare. Compagno di squadra di D'Alessandro era peraltro Gabriele Carannante: stessa età ma ruolo diverso, visto che il neo acquisto del Monopoli, via Parma, è un classico mediano di rottura che non si ferma mai. Le strade si sono divise, non i rispettivi sogni. Tuttavia per D'Alessandro, che ora si allena al Vallefuoco di Mugnano col gruppo dell'AIC Equipe Campania, la separazione dal Picerno è arrivata in maniera un po' inaspettata.  

Ti saresti aspettato una riconferma?

"Mi avrebbe fatto piacere, certo, ma non rientravo nei loro piani. Il motivo non mi è stato detto. Ci siamo salutati serenamente, la mia strada deve andare avanti". 

Approdare in C per la prima volta nella vostra storia, è stata una favola. A maggior ragione per un piccolo centro come Picerno.

"In realtà eravamo partiti con l'obiettivo di raggiungere i play-off, poi ci siamo trovati lassù. L'appetito vien mangiando e abbiamo iniziato a crederci. La vittoria nel recupero a Sarno ci ha dato la consapevolezza che potevamo farcela. E' stato lo snodo decisivo. Ma un segnale lo avevamo avuto anche vincendo a Fasano a gennaio: ci presentammo senza diversi titolari e la spuntammo. Segno di un gruppo determinato. Questa è stata la nostra forza: un'unione di intenti formidabile, coniugata con una grande qualità. Non si vedeva grande differenza tra under e over. Ovviamente giocatori come Santaniello, Esposito, Fontana o Coletta devi averli per garantirti qualcosa in più degli altri". 

Cosa ti ha insegnato Giacomarro?

"Lui è un ottimo allenatore che cura molto i dettagli. Rispetto a Cassino sono migliorato in personalità e ora mi sento più maturo. Tatticamente poi ho imparato a fare il quinto. Io sono un terzino destro e inizialmente ho avuto un po' di difficoltà, anche perché lui propone un 3-5-2 molto offensivo e mi chiedeva di accompagnare l'azione. Ma pian piano mi sono calato bene nel ruolo, prediligendo gli inserimenti negli spazi piuttosto che la partenza palla al piede. L'importante, infatti, era partecipare alla trama offensiva".   

Si parla di Vibonese e Pistoiese per te, ma anche altri club in C ti vogliono.

"Quella della C è una carta che vorrei giocarmi. Vedremo. Ho vinto un campionato giocando da titolare, quindi mi sento pronto per un'esperienza in una categoria superiore che alla fine ho guadagnato sul campo. Comunque col mio agente, Bruno Di Napoli, valutiamo tutto".  

Per te è il primo anno con l'Equipe Campania dopo aver svolto i raduni under col Team Napoli Soccer.

"Vero. Di questo ringrazio tutti, dallo staff del Team a chi oggi mi ha accolto nell'Equipe. Qui ci si allena e ci si diverte allo stesso tempo, il contesto ti consente di non farti pesare nulla. Il bello della famiglia Equipe è proprio questo".

Come terzino hai un modello virtuoso a cui ispirarti?

"Sinceramente no. Non mi rivedo in nessuno. Del resto so di dover migliorare tanto e, anche quando mi alleno da solo, provo sempre a migliorare la tecnica individuale. A partire dal piede sinistro che non è il mio preferito. Quindi testa bassa e lavorare. Senza pensare troppo ad altro".