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Falcomatà sull'emergenza rifiuti: "Chiesto intervento dell'Esercito. Invito a non speculare sulla pelle dei cittadini"
lunedì 15 giugno 2020, 20:10Le notizie
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

Falcomatà sull'emergenza rifiuti: "Chiesto intervento dell'Esercito. Invito a non speculare sulla pelle dei cittadini"

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenuto in una diretta social, ha fatto il punto sulla drammatica questione rifiuti:

"Stiamo affrontando il problema rifiuti mettendoci la faccia e per il quale ci lavoriamo quotidianamente. Quando la città verrà liberata dai rifiuti? E' la peggiore emergenza dal 2015 ad oggi, l'ho detto oggi in Prefettura. E' una situazione preoccupante dal punto di vista igenico sanitario e sotto il profilo dell'ordine pubblico. Ho chiesto al Prefetto l'invio dell'Esercito per liberare la Città dalle oltre 4mila tonnellate di rifiuti presenti su strada a causa del blocco o rallentamento delle discariche regionali. C'è un precedente a supporto di ciò, quando nel 2010 lo Stato è intervenuto per liberare le strade di Napoli, sanificando le zone e il Comune riuscì a riprendere i ritmi ordinari. Noi siamo in una situazione peggiore di quella di Napoli e abbiamo bisogno di sentire la presenza dello Stato e del lavoro di tutti".

Continua Falcomatà: "Abbiamo chiesto di scongiurare il blocco degli impianti e lo sciopero dei lavoratori, lo abbiamo evitato per fortuna. Persiste lo sciopero dei lavoratori AVR, ai quali va la mia vicinanza. Si è conclusa la procedura negoziata per il conferimento dentro l'impianto di Sambatello (le famose ecoballe, ndr) e vedremo chi ha vinto la gara".

Poi l'invito del primo cittadino affinché non si speculi sulla vicenda: "Stiamo combattendo questa battaglia a mani nude. Invito tutti a senso di responsabilità, chiedo aiuto, sostegno, suggerimento da parte delle forze sane. Se ci facciamo la guerra tra di noi non ci salviamo, se speculiamo non ci salviamo. Chi pensa di poter sacrificare la propria città per interessi personali, privati e interessi politici, almeno taccia, anche per rispetto di coloro che lavorano quotidianamente per uscire da questa bomba ad orologeria che sta sopra la testa della città di Reggio Calabria. C'è chi conosce l'origine di questa situazione, ma pensa a sproloquiare contro l'Amministrazione Comunale, salvo poi chiedere patrocini: se si è incapaci, lo si è sempre! Non possiamo accettare posizioni divisive, ma rasserenare gli animi. Non me la prendo con le dirette social senza arte né parte, novelli Alberto Angela che si improvvisano esperti del ciclo di rifiuti: si sta solo speculando sulle sofferenze di un popolo, si sta speculando sulle difficoltà di una città. Chi oggi si candida a voler diventare classe dirigente della città, non deve cavalcare i problemi, ma aiutare a risolvere i problemi: sulla questione rifiuti si sta giocando una sporca campagna elettorale. E allora nelle prossime settimane cosa accadrà? Si vuol colpire il sottoscritto? Fatela, ma non sacrificate un'intera città per i vostri scopi: ammazzate me, non ammazzate la città. Ci sta andare addosso al sindaco, ma ci tengo a ricordarvi che questa situazione dura da 45 giorni, da quando la Regione ha chiuso le discariche e da fine maggio i conferimenti non sono ripartiti: le altre città sono nelle medesime condizioni".