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TMW RADIO - Ballotta: "Dal Modena mi aspettavo qualcosa in più, ma la società è ambiziosa"
tmwradio
Piazza Affari con Alessandro Sticozzi e Lucio Marinucci -
Ospite: Marco Ballotta
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Nel corso della trasmissione di TMW Radio Piazza Affari, è intervenuto l’ex calciatore Marco Ballotta, per commentare la situazione del Modena e non solo.
Il salto dalla C alla B, e magari qualche difficoltà iniziale. Che idea si è fatto del Modena?
"Il Modena sta pagando l'approccio a questa categoria. Lo scorso anno era la più forte del campionato, aveva quindi sempre il pallino del gioco in mano, ma in B cambia tutto, specie poi con la B di questo anno: cambia proprio il gioco. Alcuni calciatori sono rimasti, gli acquisti magari potrebbero fare di più, credo non stiano rendendo per come ci si aspettava, ma credo si metteranno a posto presto. C'è da star tranquilli, la proprietà è forte e ambiziosa, ma credo che almeno per questo anno punti a una salvezza tranquilla".
Quanto è importante avere un allenatore esperto come Tesser?
"L'allenatore è fondamentale, ma altrettanto importante è la società e come la stessa gestisce i momenti negativi della squadra, quei momenti fisiologici che nell'arco di una stagione possono occorrere. Certo, dal Modena mi aspettavo qualcosa in più, magari ci saranno interventi sul mercato di gennaio, ma la squadra deve già cominciare a fare risultati".
La Reggina è partita bene, poi qualche passo falso di troppo: cosa è successo?
"Sono cose che possono capitare, la Reggina è partita a mille ma il campionato di B è molto lungo, e il periodo no ci sta: vanno solo capiti i momenti negativi e gestiti, la squadra forte si vede da questo. Il calo è evidente ma superabile".
Parma, Cesena, Inter: alcuni dei club in cui ha militato, ora gestite da proprietà non italiane. Delle proprietà straniere nel calcio che ne pensa?
"Le vedo come soldi che entrano, possono portare magari della finanza nuova. Entrano in Italia per fare investimenti con obiettivi, ma se questi non vengono raggiunti fanno anche presto a cambiare idea. In Italia ci sono gli imprenditori giusto, ma il calcio è un'azienda particolare, non come quelle tradizionali, e serve la giusta esperienza a gestirla: gli stranieri qualcosa in più possono dare. Ovviamente aspettandosi un ritorno, chi investe qualcosa deve poi riavere"
Il salto dalla C alla B, e magari qualche difficoltà iniziale. Che idea si è fatto del Modena?
"Il Modena sta pagando l'approccio a questa categoria. Lo scorso anno era la più forte del campionato, aveva quindi sempre il pallino del gioco in mano, ma in B cambia tutto, specie poi con la B di questo anno: cambia proprio il gioco. Alcuni calciatori sono rimasti, gli acquisti magari potrebbero fare di più, credo non stiano rendendo per come ci si aspettava, ma credo si metteranno a posto presto. C'è da star tranquilli, la proprietà è forte e ambiziosa, ma credo che almeno per questo anno punti a una salvezza tranquilla".
Quanto è importante avere un allenatore esperto come Tesser?
"L'allenatore è fondamentale, ma altrettanto importante è la società e come la stessa gestisce i momenti negativi della squadra, quei momenti fisiologici che nell'arco di una stagione possono occorrere. Certo, dal Modena mi aspettavo qualcosa in più, magari ci saranno interventi sul mercato di gennaio, ma la squadra deve già cominciare a fare risultati".
La Reggina è partita bene, poi qualche passo falso di troppo: cosa è successo?
"Sono cose che possono capitare, la Reggina è partita a mille ma il campionato di B è molto lungo, e il periodo no ci sta: vanno solo capiti i momenti negativi e gestiti, la squadra forte si vede da questo. Il calo è evidente ma superabile".
Parma, Cesena, Inter: alcuni dei club in cui ha militato, ora gestite da proprietà non italiane. Delle proprietà straniere nel calcio che ne pensa?
"Le vedo come soldi che entrano, possono portare magari della finanza nuova. Entrano in Italia per fare investimenti con obiettivi, ma se questi non vengono raggiunti fanno anche presto a cambiare idea. In Italia ci sono gli imprenditori giusto, ma il calcio è un'azienda particolare, non come quelle tradizionali, e serve la giusta esperienza a gestirla: gli stranieri qualcosa in più possono dare. Ovviamente aspettandosi un ritorno, chi investe qualcosa deve poi riavere"
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