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È stato il giorno decisivo: dal Governo luce verde alla Serie A, si riparte il 20 giugno
Doveva essere il giorno decisivo e lo è stato. Il 28 maggio come data segnata in rosso, cerchiata per l’incontro cruciale: quello tra il ministro Vincenzo Spadafora e le componenti della FIGC, guidate dal presidente Gabriele Gravina. Incontro a distanza, virtuale e non fisico, perché col virus dobbiamo ancora fare i conti. Ma i risultati sono molto, molto concreti.
I segnali erano positivi. La direzione era ormai chiara da tempo, il cambio di rotta del Governo evidente nelle parole e nei fatti. La conferma definitiva è sostanzialmente arrivata a metà pomeriggio, quando il Comitato Tecnico Scientifico ha dato il suo ok al protocollo sulle partite. A tal proposito, restano ancora delle incognite (leggasi quarantena), ma ce le dobbiamo tenere, almeno per ora. E comunque, meglio una luce verde sbiadita che un rosso acceso.
Torna il calcio. La Serie A riparte il 20 giugno. Per l’annuncio ufficiale ci è voluto, dopo quello con Gravina e i suoi, un ulteriore breve confronto tra lo stesso Spadafora e il premier Conte, che s’è tenuto ai margini ma ha supervisionato il tutto, anche perché per tornare a giocare prima del 14 serve un nuovo DPCM. Risultato? Via alla Serie A dal 20 giugno: prima, se la Lega Calcio non si opporrà, ci può essere spazio per la Coppa Italia. Dal 13, la data che il massimo campionato aveva scelto per una vetrina tutta sua e che invece sarà riservata a una competizione da poter mandare in chiaro per tutti gli italiani, sulla RAI. È una condizione posta dal Governo, parecchio sensibile al tema. E la federcalcio l’ha accettata, perché far tornare a rotolare il pallone era, anzi è, la cosa più importante di tutte.
I segnali erano positivi. La direzione era ormai chiara da tempo, il cambio di rotta del Governo evidente nelle parole e nei fatti. La conferma definitiva è sostanzialmente arrivata a metà pomeriggio, quando il Comitato Tecnico Scientifico ha dato il suo ok al protocollo sulle partite. A tal proposito, restano ancora delle incognite (leggasi quarantena), ma ce le dobbiamo tenere, almeno per ora. E comunque, meglio una luce verde sbiadita che un rosso acceso.
Torna il calcio. La Serie A riparte il 20 giugno. Per l’annuncio ufficiale ci è voluto, dopo quello con Gravina e i suoi, un ulteriore breve confronto tra lo stesso Spadafora e il premier Conte, che s’è tenuto ai margini ma ha supervisionato il tutto, anche perché per tornare a giocare prima del 14 serve un nuovo DPCM. Risultato? Via alla Serie A dal 20 giugno: prima, se la Lega Calcio non si opporrà, ci può essere spazio per la Coppa Italia. Dal 13, la data che il massimo campionato aveva scelto per una vetrina tutta sua e che invece sarà riservata a una competizione da poter mandare in chiaro per tutti gli italiani, sulla RAI. È una condizione posta dal Governo, parecchio sensibile al tema. E la federcalcio l’ha accettata, perché far tornare a rotolare il pallone era, anzi è, la cosa più importante di tutte.
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