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Dg Sion: “Felici di Grosso, a gennaio rinforzi dall’Italia. Napoli da Scudetto”
“Se la Roma gioca da Roma, non deve temere l’avversario. Con il dovuto rispetto, oggi il livello dei giallorossi è nettamente superiore al calcio svizzero”. Così a Tuttomercatoweb il dg del Sion Marco Degennaro in vista della partita che la Roma giocherà domani contro lo Young Boys.
I punti di forza dello Young Boys?
“Ha un attaccante che ha battuto ogni record. Nsame. Poi la squadra lavora con lo stesso allenatore da diverso tempo. E questo nel campionato svizzero è molto importante”.
E Fabio Grosso come sta facendo sulla vostra panchina?
“Secondo me sta facendo bene, anche se abbiamo vissuto un periodo delicato con due quarantene. In campo lavora in maniera impeccabile, ma siamo rimasti tutti per dieci a giorni a casa. Poi finita questa quarantena ne abbiamo fatto un’altra. Per uno che ama lavorare sul campo non è facile. Ora giochiamo ogni tre giorni, non è del tutto semplice. Comunque il mister si sta facendo apprezzare”.
Come è nata l’idea Grosso?
“Cercavamo un allenatore per il post Tramezzani. Poi le nostre scelte dipendono sempre dal presidente. Si sono piaciuti. E Fabio sul campo lavora molto bene, crea un bel gruppo. C’è un rispetto reciproco. Mi piace anche la persona e questo aiuta. Speriamo di arrivare a dicembre in una situazione decorosa così da poter fare qualche innesto. Ha iniziato ad allenare dopo pochi giorni dalla firma. Non c’è stato tempo di ritoccare la squadra”
E Clemenza?
“Ha avuto un buon impatto. È un ragazzo che si fa ben volere dal gruppo, si è integrato nel migliore dei modi”.
Ad ottobre eravate su Bjarnason?
“Si. Cercavamo un centrocampista con le sue caratteristiche”
Se ne può riparlare a gennaio?
“No. Ormai in quel ruolo siamo coperti”.
Guarderete al mercato italiano?
“È pensabile. Anche se il mercato è difficile. Ci sono salari diversi sopratutto sulla prima fascia. Senza l’aiuto della controparte diventa difficile. Comunque potremmo pensare ad un attaccante, un esterno”.
Intanto in Serie A brilla il Napoli di Gattuso. Quel Gattuso che come allenatore è nato proprio al Sion...
“È una delle squadre che può giocarsi il primo posto fino alla fine. Veder giocare il Napoli è davvero bello. Ho avuto Gattuso alla sua prima esperienza, è un ragazzo intelligente, ha fatto tesoro di tutto ciò che ha vissuto. E oggi è uno degli allenatori più importanti”.
I punti di forza dello Young Boys?
“Ha un attaccante che ha battuto ogni record. Nsame. Poi la squadra lavora con lo stesso allenatore da diverso tempo. E questo nel campionato svizzero è molto importante”.
E Fabio Grosso come sta facendo sulla vostra panchina?
“Secondo me sta facendo bene, anche se abbiamo vissuto un periodo delicato con due quarantene. In campo lavora in maniera impeccabile, ma siamo rimasti tutti per dieci a giorni a casa. Poi finita questa quarantena ne abbiamo fatto un’altra. Per uno che ama lavorare sul campo non è facile. Ora giochiamo ogni tre giorni, non è del tutto semplice. Comunque il mister si sta facendo apprezzare”.
Come è nata l’idea Grosso?
“Cercavamo un allenatore per il post Tramezzani. Poi le nostre scelte dipendono sempre dal presidente. Si sono piaciuti. E Fabio sul campo lavora molto bene, crea un bel gruppo. C’è un rispetto reciproco. Mi piace anche la persona e questo aiuta. Speriamo di arrivare a dicembre in una situazione decorosa così da poter fare qualche innesto. Ha iniziato ad allenare dopo pochi giorni dalla firma. Non c’è stato tempo di ritoccare la squadra”
E Clemenza?
“Ha avuto un buon impatto. È un ragazzo che si fa ben volere dal gruppo, si è integrato nel migliore dei modi”.
Ad ottobre eravate su Bjarnason?
“Si. Cercavamo un centrocampista con le sue caratteristiche”
Se ne può riparlare a gennaio?
“No. Ormai in quel ruolo siamo coperti”.
Guarderete al mercato italiano?
“È pensabile. Anche se il mercato è difficile. Ci sono salari diversi sopratutto sulla prima fascia. Senza l’aiuto della controparte diventa difficile. Comunque potremmo pensare ad un attaccante, un esterno”.
Intanto in Serie A brilla il Napoli di Gattuso. Quel Gattuso che come allenatore è nato proprio al Sion...
“È una delle squadre che può giocarsi il primo posto fino alla fine. Veder giocare il Napoli è davvero bello. Ho avuto Gattuso alla sua prima esperienza, è un ragazzo intelligente, ha fatto tesoro di tutto ciò che ha vissuto. E oggi è uno degli allenatori più importanti”.
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