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Roma, con Dzeko è necessaria la tregua: l'addio solo al termine della stagione?
Il caso Edin Dzeko, in casa Roma, continua a tenere banco e Il Messaggero oggi in edicola prova a fare il punto su quelli che potrebbero essere gli scenari in questa settimana, l'ultima di mercato.
Addio difficile - Complicato, visto lo stipendio del bosniaco e la sua carta d'identità, che si possa arrivare a una cessione. L'attaccante, che ha cambiato agente nei giorni scorsi, è stato chiaro con il club: vuole restare in giallorosso.
Piste estere - Se questo non sarà possibile allora la priorità andrebbe all'Italia, a meno che non si aprano spiragli in un top club. In questo caso la predilezione va alla Spagna. Real Madrid e Barcellona erano disposti a parlarne, ma le possibili trattative si sono arenate ancora prima di partire: i Blancos potevao pensare a uno scambio con Mariano Diaz, ma il diretto interessato ha detto subito no, e in casa Barça le imminenti elezioni presidenziali, inducono la società a non effettuare grandi investimenti.
Juve e Inter - In Italia sono bianconeri e nerazzurri a pensarci ma l'unica ipotesi precorribile è lo scambio di prestiti: no di Bernardeschi a lasciare Torino, inoltre per un club che non ha nel proprio scacchiere tattico il ruolo di esterno puro in avanti, mentre la pista Eriksen non sembra percorribile.
Convivenza forzata - Incastri dunque difficili. Se Dzeko, come sembra, alla fine dovesse restare, andrà trovata una mediazione tra le parti, con Tiago Pinto che dovrà mediare. Al termine del mercato verrà chiesta una tregua e a fine stagione le strade poi si separeranno.
Addio difficile - Complicato, visto lo stipendio del bosniaco e la sua carta d'identità, che si possa arrivare a una cessione. L'attaccante, che ha cambiato agente nei giorni scorsi, è stato chiaro con il club: vuole restare in giallorosso.
Piste estere - Se questo non sarà possibile allora la priorità andrebbe all'Italia, a meno che non si aprano spiragli in un top club. In questo caso la predilezione va alla Spagna. Real Madrid e Barcellona erano disposti a parlarne, ma le possibili trattative si sono arenate ancora prima di partire: i Blancos potevao pensare a uno scambio con Mariano Diaz, ma il diretto interessato ha detto subito no, e in casa Barça le imminenti elezioni presidenziali, inducono la società a non effettuare grandi investimenti.
Juve e Inter - In Italia sono bianconeri e nerazzurri a pensarci ma l'unica ipotesi precorribile è lo scambio di prestiti: no di Bernardeschi a lasciare Torino, inoltre per un club che non ha nel proprio scacchiere tattico il ruolo di esterno puro in avanti, mentre la pista Eriksen non sembra percorribile.
Convivenza forzata - Incastri dunque difficili. Se Dzeko, come sembra, alla fine dovesse restare, andrà trovata una mediazione tra le parti, con Tiago Pinto che dovrà mediare. Al termine del mercato verrà chiesta una tregua e a fine stagione le strade poi si separeranno.
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