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Spezia, Esposito: "De Rossi? Ha idee di gioco davvero importanti. Non voleva essere chiamato mister"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 23 marzo 2024, 20:13Interviste
di Marco Campanella
per Vocegiallorossa.it

Spezia, Esposito: "De Rossi? Ha idee di gioco davvero importanti. Non voleva essere chiamato mister"

A Cronache di SpogliatoioSalvatore Esposito, centrocampista dello Spezia ed ex giocatore della SPAL, ha parlato a lungo del suo precedente allenatore Daniele De Rossi. Ecco le sue parole: 

Il primo giorno da allenatore di De Rossi?
"Quando si arriva il primo giorno di solito si canta, nessuno di noi si sarebbe permesso di chiedergli di cantare davanti a tutti, invece lui lo ha fatto. Non voleva che lo chiamassimo mister, ma Daniele".

Il rapporto suo con i calciatori?
"Tantissimi ragazzi che giocavano con me alla Spal ancora oggi si sentono su Whatsapp con Daniele. È arrivato a Ferrara che era Daniele De Rossi, avrebbe potuto dire o chiedere qualsiasi cosa invece ha cercato di entrare con umiltà. A fine allenamento si fermava con tutti a parlare o a scherzare. Quando arriva una persona così dopo un esonero, ti riaccende il fuoco dentro, ti ridà entusiasmo. Poi già solo la sua persona all'interno di un gruppo fa clamore, soprattutto a Roma credo sia stata la chiave fondamentale."

Le sue idee di gioco?
"Le sue idee sono sotto gli occhi di tutti. Io sono molto sincero e ti dico che Daniele è un allenatore più da top club che magari da squadra di Serie B. Ha delle idee veramente importanti, un calcio offensivo alla De Zerbi o alla Guardiola. Ma oltre alle qualità di allenatore, le qualità umane di Daniele sono qualcosa di eccezionale, non te lo aspetti da un personaggio così importante, un'umiltà, una simpatia, il cercare di mettere i giocatori nelle migliori condizioni possibili. Questa è la sua arma più importante". E ancora sul suo staff: "Giacomazzi, Mancini, sono davvero persone fantastiche. Daniele ha tutto, ma anche il suo staff è importante. Spero per lui che rimanga più anni possibili alla Roma perchè è il suo sogno, lo so bene. Gli auguro tutto il bene del mondo prima alla persona e poi all'allenatore. Abbiamo un rapporto che va oltre il calcio, lo avevo conosciuto in nazionale ed è scattato un amore a prima vista. Lui è sempre stato il mio idolo ed ha rivisto in me alcune qualità che gli sono piaciute, ci siamo trovati subito"