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De Rossi: "Se pensiamo alla stanchezza, faremo fatica da qui alla fine. Quando non c'è Paredes si sente. Dobbiamo trovare le forze per raggiungere la Champions". VIDEO!TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
lunedì 29 aprile 2024, 08:20Interviste
di Marco Rossi Mercanti
per Vocegiallorossa.it

De Rossi: "Se pensiamo alla stanchezza, faremo fatica da qui alla fine. Quando non c'è Paredes si sente. Dobbiamo trovare le forze per raggiungere la Champions". VIDEO!

Nel postpartita di Napoli-Roma 2-2 ha parlato Daniele De Rossi.

De Rossi a Sky Sport

Partita di sofferenza, ma avete tenuto.
“Sì, abbiamo pareggiato e non lo buttiamo. Non è ciò che volevamo. Loro sono forti, li becchiamo in un momento complicato. Devi essere più pulito nel possesso, quando la palla l’hanno loro ci sta che siano pericolosi. Abbiamo perso un po’ troppi palloni e hanno tirato tanto. Dobbiamo far meglio, giovedì giochiamo contro un’altra grande squadra”. 

Stanchezza fisica?
“Non lo so, questa è una rosa costruita con non troppi palleggiatori a centrocampo. Quando non c’è Paredes si sente, ma dobbiamo fare meglio perché non ci può essere sempre. Abbiamo fatto tante partite e ne mancano tante ancora. Se pensiamo alla stanchezza faremo fatica da qui alla fine”.

Ndicka?
“Al di là dell’assist, ha marcato Osimhen tutta la partita. Ci servono tutti, sono contento per il gol di Tammy che torna dopo un periodo duro. Abbiamo recuperato due giocatori dopo un infortunio. Ci servono tutti, speriamo di recuperare anche Lukaku e Smalling per giovedì, abbiamo bisogno di tutti veramente”. 

Recupereranno?
“Pensiamo che possano recuperare, poi faranno degli allenamenti più pesanti e valuteremo le loro condizioni per capire se i loro problemi siano alle spalle”.

Quanto conta avere giocatori di esperienza?
“Il pallone l’abbiamo tenuto alla pari del Napoli. Dobbiamo fare meglio con il pallone, mi interessa poco il numero del possesso palla. Mancio ha fatto una gara in linea con gli altri, non è stata una grandissima partita per nessuno, ma nessuno ha influito troppo nella nostra prestazione. Non era facile per un calciatore che gioca sempre anche stringendo i denti”.

Sanches?
“Ci dà una mano, ha qualità tecniche. Entrato bene in un momento difficile, sfortunato in occasione del rigore, potrà darci una mano. Le mie scelte lo penalizzano, non ha mai giocato 90 minuti, ma è un calciatore importantissimo e soprattutto nell'ultimo mese e qualcosa si allena con intensità. Avremo bisogno anche di lui”. 

De Rossi a DAZN

Che sensazione lascia questa partita?
“Questo punto vale 1 in classifica e non vale troppo dal punto di vista morale, perché non abbiamo fatto una prestazione convincente. Con il Bologna non abbiamo fatto male, gli episodi ci hanno girato contro. Oggi abbiamo preso un punto in più però la prestazione ha convinto meno. Loro sono una squadra tanto forte. Dovevamo fare una prestazione super e non eravamo in grado di farlo contro una squadra così. Loro erano in un momento difficile e hanno tirato fuori l’orgoglio dei campioni. Sono difficili da affrontare”. 

Questo è stato il miglior Napoli della stagione. Per la Roma si avvia un ciclo difficile. Come ti sono sembrati oggi Azmoun e Abraham?
“Gli episodi fanno la differenza, loro sono stati protagonisti di questi episodi. Ci hanno aiutato come hanno potuto. Si può sempre fare meglio, ma sono contento degli attaccanti che ho. Quando giochi contro squadre così forte, il mio primo pensiero è levargli la palla e il ritmo. Ogni volta che avevano palla, si percepiva potevano essere pericolosi. Non l’abbiamo tenuta bene, perché potevamo farci qualcosa di più e anche la prestazione degli attaccanti sarebbe potuta essere più positiva”. 

Partita sofferta, però il pareggio arriva perché la squadra è sul pezzo:
“Stiamo facendo le cose per bene spesso, soprattutto dal punto di vista dei risultati. La marcia è abbastanza positiva, sono soddisfatto. Sono soddisfatto anche dall’atteggiamento. Ci sono squadre che quando giocano male, perdono sempre. Altre invece anche quando giocano male riescono a portare a casa almeno un pareggio. Abbiamo concesso poca profondità a un giocatore davvero bravo, è difficile contenerlo. Potevamo far meglio in alcune circostanze, però nel finale Mancini salva un gol. Anche nelle partite difficili, i giocatori provano a tirare fuori qualcosa da questa stagione. Abbiamo un altro trittico difficile, poi ci saranno le ultime due che speriamo saranno intervallate dalla finale. Sarà dura ma non dobbiamo dircelo sempre, dobbiamo trovare le forze per raggiungere la Champions”. 

Come si batte il Bayer Leverkusen?
“Io ritenevo molto forte anche il Milan, avevo paura anche di Brighton e Feyenoord, sono squadre simili, tutte giocano a calcio. Preparare le partite contro squadre che vogliono giocare, è più difficile. Dovremo stare attenti in difesa e cercare di non fargli avere la palla. Hanno palleggiatori molto bravi, se gli levi la palla si innervosiscono. Dobbiamo fare entrambe le fasi in maniera perfetta. Non perdono mai, pareggiano nel finale, hanno qualcosa di speciale. Sono imbattuti ma non esistono squadre imbattibili”. 

De Rossi ai canali del club

Il pareggio?
"Pareggio utile, ma non utilissimo. Un peccato perché siamo andati in vantaggio, anche se il campo dice che non meritavamo la vittoria. Quando arrivi a pochi minuti dalla fine in vantaggio, devi gestire meglio. Potevamo prendere più gol, ma in quelli presi siamo stati sfortunati. Abbiamo rimesso in piedi una gara persa, con grande orgoglio nell'ultimo assalto. Con il cuore che ha contraddistinto la squadra sempre, ma dobbiamo fare meglio". 

Cos'è mancato?
"Un po' di lucidità nel girare il pallone, gli spazi c'erano e ci eravamo preparati, un po' di brillantezza e la forza di battere una squadra così tanto forte. Verso la fine del campionato, subentra la stanchezza e giocando contor una squadra così forte è difficile". 

Lukaku e Smalling?
"Speriamo di ritrovarli, hanno situazioni non troppo diverse, vedremo. Speriamo di riaverli tutti, già da domani capiremo qualcosa in più". 

De Rossi in conferenza stampa

Nelle ultime uscite è sembrata una Roma più conservativa e meno spumeggiante. È un'impressione?
"Nell'ultima partita abbiamo giocato 18 minuti e in quella col Bologna abbiamo tenuto palla più di loro, abbiamo tirato in porta più di loro e nella fase finale abbiamo giocato peggio di loro perché il Bologna gioca molto bene. Mi sembra che nelle partite precedenti, quelle col Milan, non siamo stati rinunciatari, anzi, a parte quando siamo rimasti in 10. Per me l'atteggiamento conservativo fa parte della squadra, il calcio è tante cose e la mia squadra deve essere tante cose. Se fossimo stati più conservativi forse oggi il Napoli avrebbe tirato meno in porta. Avremmo dovuto essere più attenti soprattutto a delle cose che avevamo analizzato, come la profondità di Osimhen. Ma non penso ci fosse grande differenza, soprattutto se provo a ricordare la mia seconda partita con la Salernitana, o il primo tempo di Verona o alcuni momenti di Roma-Inter abbiamo avuto momenti in cui abbiamo sofferto e difeso a denti stretti, come ogni squadra deve saper fare".

Si inizia a vedere stanchezza, non so se mentale o fisica. Ti preoccupa?
"A fine campionato sono tutti quanti un po' stanchi, è difficile vedere squadre brillantissime. Oggi non ho visto la partita col Bologna perché eravamo negli spogliatoi. Ci sono momenti in cui la squadra sembra meno brillante della fase centrale del campionato, ci può stare e ci può stare che a volte non te ne accorgi perché affronti squadre nettamente inferiori. Ad esempio contro l'Udinese prima della sospensione stavamo andando in crescendo. Poi quando giochi contro squadre tanto forti come il Napoli ci sta che ti facciano sembrare ancora più stanco di quello che in realtà sei. È una serie di concause che portano a fare una partita meno brillante, a subire un po' troppo. Però per me abbiamo giocato contro una squadra tanto forte, che ha avuto una fase di smarrimento nella fase centrale del campionato ma oggi ha preparato questa partita come fanno le grandi squadre quando vengono contestate o vanno in difficoltà. Stare a 9 punti dal Napoli significa aver fatto una rincorsa importante, perché quando sono arrivato penso fossimo dietro. Questo va valutato sul medio-lungo termine. Arrivare davanti ad una squadra, che può essere inferiore solo all'Inter, è sintomo che abbiamo fatto qualcosa di importante. E per fare qualcosa di importante con questa continuità ci sta che ogni tanto ti manchi il fiato, l'importanza delle prossime partite ci darà grande energia, ne sono sicuro".

Quanto può essere importante questo gol per Abraham?
"È importantissimo. Per un attaccante è importante fare gol sempre, figuriamoci dopo un infortunio. Lo voleva, lo ha sfiorato con il Milan in casa. Si danna l'anima quando non riesce in qualcosa. Credo che possa aiutarlo e possa aiutarci perché è un giocatore che recuperiamo dal punto di vista dell'entusiasmo perché questi gol ti sbloccano. Ed è bello anche che il nostro pareggio sia arrivato da una spizzata di Ndicka per il gol di Abraham. In questo periodo per motivi diverse e durata diversa sono stati un po' in sofferenza. È un giocatore importante, come lo sono tanti altri, ma averli tutti e in condizione ci aiuterà a fare le prossime partite, che sono abbastanza toste: Leverkusen, Juventus, Leverkusen e Atalanta, e speriamo dopo una finale".

Un periodo importate, quanto conta la stanchezza?
"Un po' di tempo fa ho fatto una battuta: penso che parlare troppo di stanchezza ti stanchi e non ti aiuti a sentirti più in condizione. Non è la maniera giusta per preparare tutte queste partite. Stiamo lavorando con intensità, stiamo centellinando anche i giorni di riposo perché a volte un giorno di riposo è meglio di un giorno di allenamento con la squadra stanca di testa. Capiremo cosa fare in questa settimana. La stanchezza c'è, anche il Leverkusen sarà un po' stanco visto che gioca da 12 mesi vincendo praticamente quasi tutte le partite. Ci sta arrivare un po' stanco e a volte sembri più stanco perché l'avversario è bravo. Dopo il 3-1 il Bologna è stato molto bravo a farci sembrare stanchi perché allungava gli spazi e la gestione della palla era pulita, quindi arrivavamo sempre in ritardo. Oggi abbiamo incontrato una squadra fortissima. Abbiamo studiato nei vari step della sua stagione che aveva momenti in cui non giocava bene ma ha delle qualità e un'eredità importantissima, ha vinto il campionato pochi mesi fa. Oggi erano molto motivati e avevano preparato la partita con 4-5 giorni di ritiro, queste cose aiutano a sembrare meno stanchi oltre alle loro qualità. Penso che saremo belli pimpanti giovedì sera".

Questa squadra ha la qualità negli uomini per cercare di puntare alla qualificazione in Champions e alla finale di Europa League o ad un certo punto bisogna fare una scelta?
"Io non faccio scelte. Penso che abbiamo dei giocatori importanti e una rosa importante. E lo dico sempre ai miei giocatori che penso siano una squadra forte e dico anche che spesso giocheremo contro squadre meno forti di noi. Oggi gli ho detto la verità: questi sono forti come voi e nel recente passato hanno dimostrato di essere anche più forti. Questa domanda magari la rifacciamo tra un mesetto e mezzo, perché sicuramente ricostruiremo la squadra anche per non dover mollare nulla, che comunque non stiamo facendo. Siamo lì, ad oggi ci sono 5 posti per andare in Champions e noi siamo quinti, l'Atalanta è sotto di due punti. Ci proveremo fino alla fine, abbiamo delle partite difficili ma giochi contro le stesse squadre. Troveremo le forze per finire il campionato nella maniera migliore e sono sicuro che questa squadra sia di livello, non penso sia la squadra più forte di tutti perché a volte ci sono squadre che ti ricordano quanta qualità c'è in questo campionato. Ripeto: con questi giocatori qui abbiamo recuperato al Napoli da -2 punti a +9. Quindi è giusto fare i complimenti al Napoli per oggi perché meritava qualcosa in più, è giusto ricordare quanto sono forti, quanto erano belli l'anno scorso e quanto lo sono stati oggi, ma io non posso parlare di rosa, di ricostruzione e di prendere giocatori più forti perché se mi hanno rinnovato il contratto e mi fanno complimenti in ogni partita lo devo a questi giocatori nello spogliatoio. Se alla prima partita brutta venissi a lamentarmi della rosa, ci rimarrebbero male e sarebbe giusto. E penso che ogni tanto posso deluderli con qualche scelta, qualcuno vorrebbe più spazio e ogni tanto sbaglio qualche formazione o qualcosa. Ma umanamente non credo di averli mai delusi e loro non mi hanno mai deluso. La partita si può giocare meno bene, dipende sempre da me, da quello che faccio e da come li alleno. Ma alla fine all'87' vai a recuperare una partita col Napoli in uno stadio difficile contro una squadra forte, al 95' il nostro portiere para e Mancini si butta di testa per salvare una sconfitta. È una squadra che ha grandissimi valori e io non posso deluderli dal punto di vista umano, dal punto di vista professionale faccio il massimo per essere alla loro altezza. Poi quando si ricostruisce ogni allenatore costruisce la sua squadra a sua immagine e somiglianza. Non dico che sceglierò gli stessi giocatori che ha scelto Mourinho, Di Francesco o Fonseca, ognuno ha le sue richieste e i suoi gusti. Sicuramente cambieremo qualcosa quando andremo a ricostruire la squadra, ma adesso è presto. Devo tanto a questi ragazzi e non ultimo il rinnovo di contratto che mi hanno regalato loro".