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tmw / roma / Interviste
Conferenza stampa - De Rossi: "Preferisco avere giocatori da sviluppare che grandi nomi, dobbiamo spendere bene i soldi. Contratto? Trovato l'accordo economico in 10 minuti". VIDEO!
sabato 18 maggio 2024, 22:25Interviste
di Marco Campanella
per Vocegiallorossa.it

Conferenza stampa - De Rossi: "Preferisco avere giocatori da sviluppare che grandi nomi, dobbiamo spendere bene i soldi. Contratto? Trovato l'accordo economico in 10 minuti". VIDEO!

Alle 15:00, Daniele De Rossi ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani tra la Roma e il Genoa presso l'apposita sala del Centro Sportivo "Fulvio Bernardini" di Trigoria

Come di consueto, Vocegiallorossa.it ha fornito ai propri lettori le parole del mister in diretta. 

Dybala e il calciomercato?
"Sono un paio di settimane che sta fuori, dobbiamo capire oggi le sue condizioni e vedremo. Con il FFP tutti sono condizionati dagli entroiti, per ora non abbiamo parlato di budget, ma vogliamo spendere bene e non per forza tanti. Ci sono tante squadre che fanno un calcio interessante senza spendere cifre folli". 

Domani giornata particolare. Un suo pensiero su Gilardino e su Strootman?
"Sarà ricco di tante cose emozionanti, abbiamo un obiettivo importante da raggiungere, loro giocano bene ma sono senza stimoli. Bello tutto, ma dobbiamo vincere. Gila mi sorprende: è speciale, taciturno, non pensavo diventasse così bravo da allenatore. Tanta gavetta e ora il Genoa è una realtà delle migliori in Italia. Mi farà piacere rivederlo, è un buono. Su Kevin, sarà un piacere. Chi ha onorato la maglia della Roma e il calcio va salutato dignitosamente". 

L'ufficialità del tuo contratto quando arriverà? State aspettando il nuovo DS? Lukaku andrà via con Abraham che sarà l'attaccante del futuro?
"Non aspettiamo nessuno, chiacchieriamo ed è l'ultimo dei miei pensieri. L'accordo è arrivato in 10 minuti, va visto tutto bene con gli avvocati, ma non è un problema, manca pochissimo. Eravamo i padroni del nostro destino, ma c'erano tantissime partite toste ancora. Non abbiamo parlato di nessun calciatore, ma abbiamo fatto valutazioni su quanto fatto negli ultimi anni. Forse è meglio valorizzare i giocatori nostri e creare un asset che ti dà continuità, ma è presto. Manca ancora la figura che metterà a posto i tasselli, ma non manca tanto". 

Le parole di Gasperini? Vincendo l'Europa League potrebbe farvi un favore...
"Passato troppo tempo, ci siamo sentiti e abbiamo chiarito. Ci sono stati degli spunti di stima reciproca, sono polemiche che si creano qua. Noi non avevamo perplessità sull'Atalanta, ma in generale. Siamo a posto con la coscienza, avevamo qualche dubbio sul recupero post campionato ma è durato poco. Non c'è bisogno di fare favori, abbiamo fatto i complimenti agli avversari". 

C'è un asset di calciatori intoccabili?
"Sì, ma non li dico perché non sarebbe giusto. Qualche incedibile potrebbe andare via e viceversa qualcun altro potrebbe rimanere e dovrò farlo rendere al meglio. Tutto è ancora prematuro". 

Pretenderai top player?
"Ora ci sono io, prima Mourinho e Fonseca. Ognuno ha il suo modo di fare mercato, ma la costante è che siamo sempre arrivati sesti o settimi. Va cambiato qualcosa, l'allenatore forte deve imporsi per farsi comprare chi vuole e la società forte le deve accontentare. Il primo requisito sarà la fame, devono sentirsi a Roma come se fosse la miglior cosa che gli sia mai capitata. Non c'entrano top player o giovani, serve gente che fa le fiamme. Non parlo di maglia di curva ecc... Pjanic andò alla Juve e venne insultato, ma a Roma andava a 2000 e faceva di tutto per farti vincere la partita successiva. Renderli affamati e farli rendere in campo tocca a me. Serve la fame e che in campo vadano forte". 

C'è una zona del campo da sistemare?
"Sì, ma non lo dico. Non entro nel dettaglio, abbiamo una partita. Ieri sono stato 11 ore e mezza qui, non posso pensare a questo più di tanto. Ci sarà gente che mi aiuterà a rendere la rosa più forte possibile. Già ho letto che ho chiesto, ho chiamato... mai successo. Ho letto qualche nome che mi è piaciuto, ma non più di questo, sia per rispetto ai calciatori che per le due partite da vincere rimaste".