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tmw / roma / Interviste
Batistuta: "La mia esperienza a Roma è stata bellissima, i tifosi mi amano ancora"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 10 gennaio 2023, 00:10Interviste
di Emiliano Tomasini
per Vocegiallorossa.it

Batistuta: "La mia esperienza a Roma è stata bellissima, i tifosi mi amano ancora"

Presente in collegamento dall'Argentina negli studi di DAZNGabriel Omar Batistuta ha parlato di vari argomenti, a cominciare dal Mondiale in Qatar, vinto dall'Albiceleste: "Sarà difficile ritrovare un Mondiale così. Ho giocato negli Stati Uniti, in Francia e in Giappone. Non è mai stato così semplici. Squadre e tifosi non hanno mai cambiato albergo, non contava arrivare primi o secondi per la logistica. Per questo per me è stato incredibile, si arrivava tranquillamente agli stadio, si entrava facilmente.

Come vede queste Serie A?
"Secondo me vincerà il Napoli. Faccio il tifo per loro, perché penso che se lo meriti. Ci prova da 7-8 anni, ci è andato vicino ma non ci è mai riuscito. Quest'anno lo vedo più convinto. Il vantaggio è importante e non penso che le altre possano riprendere gli azzurri".

Cosa pensa della Roma di Mourinho?
"La vedo qualche volta. L'allenatore ha riportato entusiasmo nella tifoseria. Il mio rapporto con Roma è bellissimo, eravamo una grandissima squadra e i tifosi mi amano ancora. C'era la voglia di vincere, importantissima, e la vittoria della Lazio dell'anno prima ci ha dato una spinta in più e ci ha aiutato. Sono riuscito a prendermi quello che avevo cercato per 10 anni, ho un bellissimo ricordo e devo dire che l'anno che abbiamo vinto lo scudetto facevamo fatica a uscire di casa. L'esperienza è stata bellissima".

Parole poi su Mihajlovic e Vialli.
"Volevo poi onorare Sinisa e Gianluca, due esempi per tante generazione. Esempi di voglia, di lotta. Facevano vedere che si possono fare grandi cose comportandosi sempre bene. Non siamo mai stati amici ma li ho sempre ammirati e rispettati. Voglio stringermi con le loro famiglie".

La rivedremo in Italia come allenatore o dirigente?
"Amo l'Italia, lo devo confessare, mi sento a casa lì. Ho fatto il corso da allenatore ma mi vedo più come dirigente e ne approfitto per lanciare un appello. Penso di essere preparato ma non ho bisogno di prendere la prima cosa che mi capitano. Se arriverà un progetto stimolante dirò sì".