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Di Gennaro: "Higuain via? Sperava in un Milan più forte"
Antonio Di Gennaro, ex giocatore e opinionista, in diretta a RMC Sport 'Live Show':
Ha bisogno di qualche rinforzo l'Inter dal mercato?
"Per gli obiettivi stagionali l'organico attuale va bene, c'è anche Nainggolan che deve essere recuperato. Adesso a gennaio è difficile prendere giocatori che possano alzare il livello qualitativo di questa squadra, a giugno credo ci sarà un nuovo assalto a Modric. I conti sono stati rimessi in ordine e ci saranno degli investimenti. Serviranno un paio di centrocampisti e poi bisognerà risolvere la grana Icardi. Per me rinnoverà, ma se non succederà andranno a prendere un altro centravanti".
Una spiegazione alla voglia di andare via di Higuain?
"Ha avuto questo nervosismo anche a Napoli e alla Juventus. Mi viene da pensare che in estate sperava che il Milan facesse una squadra di un livello tecnico superiore, credo sia questa la ragione per cui andrà via: nel Milan non ci sono campioni. Higuain si deve mettere in testa che va per i 32 anni, deve ritrovarsi anche lui. Ora andrà in una squadra forte con un allenatore che lo conosce bene come Sarri".
Su Piatek al Milan...
"È un'operazione coraggiosa. Higuain poteva essere un leader, mentre Piatek è un ragazzo giovane e andrà in un ambiente diverso, dove la maglia pesa. A livello economico ci ha guadagnato il Milan, che dovrà fare un mercato intelligente fatto di plusvalenze come tutte le squadre ad eccezione della Juventus hanno fatto".
Zaniolo ha ancora ampi margini di miglioramento...
"È giovane, ha cominciato a giocare da poco. Mancini ci aveva visto lungo, la sua convocazione in Nazionale aveva sorpreso tutti. Zaniolo sa fare tutto e il centrocampista moderno deve essere questo: deve avere duttilità, gamba, passo e qualità. Ha anche tanta personalità, oltre alle cose semplici fa anche cose difficili. Non gli va però messa troppa pressione, lui deve continuare a lavorare duro".
La Roma ha vinto ma si è fatta rimontare ancora...
"Non riesce a gestire alcuni momenti della partita, ma credo sia una delle squadre più giovani. Sono d'accordo con la linea di Di Francesco, in Premier giocatori del '98-'99 giocano titolari con club di prima fascia. Rispetto a un mese e mezzo fa la Roma è cresciuta, anche dal punto di vista fisico, ma per arrivare in Champions deve migliorare la fase di gestione".
Ha bisogno di qualche rinforzo l'Inter dal mercato?
"Per gli obiettivi stagionali l'organico attuale va bene, c'è anche Nainggolan che deve essere recuperato. Adesso a gennaio è difficile prendere giocatori che possano alzare il livello qualitativo di questa squadra, a giugno credo ci sarà un nuovo assalto a Modric. I conti sono stati rimessi in ordine e ci saranno degli investimenti. Serviranno un paio di centrocampisti e poi bisognerà risolvere la grana Icardi. Per me rinnoverà, ma se non succederà andranno a prendere un altro centravanti".
Una spiegazione alla voglia di andare via di Higuain?
"Ha avuto questo nervosismo anche a Napoli e alla Juventus. Mi viene da pensare che in estate sperava che il Milan facesse una squadra di un livello tecnico superiore, credo sia questa la ragione per cui andrà via: nel Milan non ci sono campioni. Higuain si deve mettere in testa che va per i 32 anni, deve ritrovarsi anche lui. Ora andrà in una squadra forte con un allenatore che lo conosce bene come Sarri".
Su Piatek al Milan...
"È un'operazione coraggiosa. Higuain poteva essere un leader, mentre Piatek è un ragazzo giovane e andrà in un ambiente diverso, dove la maglia pesa. A livello economico ci ha guadagnato il Milan, che dovrà fare un mercato intelligente fatto di plusvalenze come tutte le squadre ad eccezione della Juventus hanno fatto".
Zaniolo ha ancora ampi margini di miglioramento...
"È giovane, ha cominciato a giocare da poco. Mancini ci aveva visto lungo, la sua convocazione in Nazionale aveva sorpreso tutti. Zaniolo sa fare tutto e il centrocampista moderno deve essere questo: deve avere duttilità, gamba, passo e qualità. Ha anche tanta personalità, oltre alle cose semplici fa anche cose difficili. Non gli va però messa troppa pressione, lui deve continuare a lavorare duro".
La Roma ha vinto ma si è fatta rimontare ancora...
"Non riesce a gestire alcuni momenti della partita, ma credo sia una delle squadre più giovani. Sono d'accordo con la linea di Di Francesco, in Premier giocatori del '98-'99 giocano titolari con club di prima fascia. Rispetto a un mese e mezzo fa la Roma è cresciuta, anche dal punto di vista fisico, ma per arrivare in Champions deve migliorare la fase di gestione".
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