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...con Sorrentino
“Chievo, troppi cambi... ma affrontiamo le prossime partite da uomini. Grazie, Di Carlo. Palermo, vai in A. Futuro, vorrei fare il ds: i miei modelli...”
“Quando parti con l’idea di ricevere una penalizzazione di quindici punti e poi passi comunque a -3 non è facile. Abbiamo cambiato tre allenatori in pochi mesi, il Chievo solitamente li cambia in cinque anni... però finché c’è, la speranza è l’ultima a morire”. Così a TuttoMercatoWeb il portiere del Chievo Verona, Stefano Sorrentino, premiato ieri al Solemar Club di Palermo con il riconoscimento “Una vita per il calcio” di FTA.
Grandi parate, ma - non per colpa sua - tanti gol subiti. Come la vive?
“Rosico quando prendo un gol, figuriamoci quando ne prendo di più. Dopo una prestazione importante speri sempre di portare a casa dei punti. In ventotto partite ne abbiamo vinta una. Questo fa capire le difficoltà nel preparare la partita”.
Come affrontate le prossime partite? Il destino sembra segnato...
“Da professionisti e uomini. E se sarà Serie B, lo dirà la matematica. Finché c’è la matematica ci crediamo. Bisogna dire grazie a Di Carlo, se ci crediamo e sfoggiamo prestazioni come contro l’Atalanta grande merito va a lui”.
Futuro: si vede ancora al Chievo anche in Serie B?
“Il Chievo ha un’opzione, se deposita il contratto sono ancora un calciatore del Chievo. Poi ci siederemo a tavolino e capiremo quale sarà la soluzione migliore. Ora dobbiamo pensare al campo”.
Immagino voglia restare in Serie A...
“Non ho mai fatto un discorso di categorie. Cerco sempre un progetto e continuità. Anche per il futuro”.
E il suo ex Palermo, andrà in A?
“Se la sta giocando. Le ultime dieci partite sono quelle decisive. Se il campionato finisse ora sarebbe in serie A. Ai miei colleghi consiglio di rimanere concentrati sulla partita”.
Ieri proprio a Palermo ha ricevuto un premio. Una vita per il calcio. Prima di lei hanno ricevuto il riconoscimento Moratti, Mondonico, Perinetti e Caliendo.
“Quattro personaggi che hanno fatto la storia del calcio italiano. È un grande onore essere insieme a loro”
Durante la consegna del premio ha detto che vorrebbe diventare ds: il suo modello?
“Ne ho avuti tanti. Mi piacerebbe essere un mix di Sartori, Nicola Salerno e Perinetti”.
Grandi parate, ma - non per colpa sua - tanti gol subiti. Come la vive?
“Rosico quando prendo un gol, figuriamoci quando ne prendo di più. Dopo una prestazione importante speri sempre di portare a casa dei punti. In ventotto partite ne abbiamo vinta una. Questo fa capire le difficoltà nel preparare la partita”.
Come affrontate le prossime partite? Il destino sembra segnato...
“Da professionisti e uomini. E se sarà Serie B, lo dirà la matematica. Finché c’è la matematica ci crediamo. Bisogna dire grazie a Di Carlo, se ci crediamo e sfoggiamo prestazioni come contro l’Atalanta grande merito va a lui”.
Futuro: si vede ancora al Chievo anche in Serie B?
“Il Chievo ha un’opzione, se deposita il contratto sono ancora un calciatore del Chievo. Poi ci siederemo a tavolino e capiremo quale sarà la soluzione migliore. Ora dobbiamo pensare al campo”.
Immagino voglia restare in Serie A...
“Non ho mai fatto un discorso di categorie. Cerco sempre un progetto e continuità. Anche per il futuro”.
E il suo ex Palermo, andrà in A?
“Se la sta giocando. Le ultime dieci partite sono quelle decisive. Se il campionato finisse ora sarebbe in serie A. Ai miei colleghi consiglio di rimanere concentrati sulla partita”.
Ieri proprio a Palermo ha ricevuto un premio. Una vita per il calcio. Prima di lei hanno ricevuto il riconoscimento Moratti, Mondonico, Perinetti e Caliendo.
“Quattro personaggi che hanno fatto la storia del calcio italiano. È un grande onore essere insieme a loro”
Durante la consegna del premio ha detto che vorrebbe diventare ds: il suo modello?
“Ne ho avuti tanti. Mi piacerebbe essere un mix di Sartori, Nicola Salerno e Perinetti”.
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