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Napoli, soliti errori sotto porta: passa la squadra più forte
Nulla da fare. I propositi di rimonta della vigilia restano nel cassetto ed il Napoli saluta l'Europa League, l'ultimo grande obiettivo della stagione, denotando i soliti limiti - soprattutto nel concretizzare le occasioni create - visti già nell'arco di tutta la stagione. Passa l'Arsenal, la squadra migliore nei 180 minuti, che corrisponde anche a quella più forte come rosa, personalità ed esperienza, rendendo la gara di ritorno stavolta poco più di una formalità dopo averla indirizzata in casa, e che apre a riflessioni più ampie anche sul nostro calcio, uscito con le ossa rotte da questi ultimi giorni di sfide europee.
In realtà il Napoli non inizia neanche male, riuscendo a prendere il sopravvento col passare dei minuti. Milik segna, ma viene fermato per un fuorigioco dubbio, Callejon ha diverse chance ed in una in particolare si divora il gol che avrebbe potuto incendiare tifo e partita, con un tiro debole e centrale su situazione di contropiede, e l'Arsenal invece con cinismo alla prima conclusione trova il gol qualificazione su punizione di Lacazette. La partita praticamente finisce lì, gli inglesi possono così abbassare il baricentro e difendere con compattezza e fisicità, rendendo sterile il possesso del Napoli ormai sfiduciato.
"Il mio bilancio è molto positivo. Da qui costruiremo qualcosa di ancor più importante". Nessun dramma e sguardo con fiducia al futuro, il messaggio di Ancelotti nel post-partita. Vietato buttare quanto fatto per il tecnico, dopo un girone di Champions chiuso a pari punti col Liverpool che punta alla vittoria finale, i quarti di Europa League disputati con l'attuale quarta forza in Premier - ad un punto dal Tottenham semifinalista - ed un secondo posto non scontato in estate, in un anno di conoscenza e costruzione della rosa. "Miglioreremo, la rosa s'è rinnovata e si rinnoverà", l'altro passaggio che apre ad un'estate movimentata.
In realtà il Napoli non inizia neanche male, riuscendo a prendere il sopravvento col passare dei minuti. Milik segna, ma viene fermato per un fuorigioco dubbio, Callejon ha diverse chance ed in una in particolare si divora il gol che avrebbe potuto incendiare tifo e partita, con un tiro debole e centrale su situazione di contropiede, e l'Arsenal invece con cinismo alla prima conclusione trova il gol qualificazione su punizione di Lacazette. La partita praticamente finisce lì, gli inglesi possono così abbassare il baricentro e difendere con compattezza e fisicità, rendendo sterile il possesso del Napoli ormai sfiduciato.
"Il mio bilancio è molto positivo. Da qui costruiremo qualcosa di ancor più importante". Nessun dramma e sguardo con fiducia al futuro, il messaggio di Ancelotti nel post-partita. Vietato buttare quanto fatto per il tecnico, dopo un girone di Champions chiuso a pari punti col Liverpool che punta alla vittoria finale, i quarti di Europa League disputati con l'attuale quarta forza in Premier - ad un punto dal Tottenham semifinalista - ed un secondo posto non scontato in estate, in un anno di conoscenza e costruzione della rosa. "Miglioreremo, la rosa s'è rinnovata e si rinnoverà", l'altro passaggio che apre ad un'estate movimentata.
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