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Roma, da Zaniolo a Smalling: pro e contro del rinvio alla corsa ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 19 marzo 2020, 16:48Serie A
di Dario Marchetti

Roma, da Zaniolo a Smalling: pro e contro del rinvio alla corsa Champions

Stagione sospesa e ripresa ancora a data da destinarsi. Martedì qualche risposta in più è arrivata dall’esecutivo Uefa delle 14, certificando il rinvio di Euro 2020 alla prossima estate e definendo una prima deadline per riprendere le competizioni (nazionali e internazionali) il 2 maggio. Chiaramente sempre Coronavirus permettendo. I casi in Serie A sono già 11, mentre sette sono le società interessate tra positività e quarantene da esposizione al Covid-19. La Roma di conseguenza si adegua e per il momento lavora da casa con il programma stilato da Fonseca e il suo staff. La sosta forzata potrebbe portare i giallorossi a tornare in campo esattamente due mesi dopo l’ultima partita ufficiale (1 marzo contro il Cagliari). Uno stop addirittura più lungo di quello al quale i calciatori sono abituati a sostenere in estate per ferie e che inevitabilmente inciderà, nel bene e nel male, sulla corsa alla Champions League nel momento in cui riprenderà la stagione. Perché la volontà da parte della Federazione è comunque quella di concludere il campionato, non solo per assegnare lo Scudetto, ma anche per ratificare le posizioni europee e le retrocessioni in Serie B.

PRO
Il primo pensiero di Fonseca, una volta intuita la possibilità di ricominciare i primi di maggio, sarà andato a Nicolò Zaniolo. Il talento di casa Roma è fermo ai box per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Senza lo stop delle competizioni, il suo rientro era programmato direttamente per la prossima stagione con tanto di saluti a Euro 2020. La sosta, invece, cambia tutto e accende le speranze del tecnico di riaverlo già per il finale di quest’annata calcistica senza dover affrettare i tempi. Non solo Zaniolo potrà beneficiare di questo stop perché sono diversi i calciatori giallorossi alle prese con i rispettivi infortuni, vedi Zappacosta il cui recupero era comunque prossimo, per non parlare di Under, Perotti e Pellegrini, tutti alle prese con acciacchi muscolari che potranno esser smaltiti nel migliore dei modi. La pausa aiuta anche quei giocatori che più di altri erano stati stressati a livello fisico. Basti pensare al rendimento in calo nell’ultimo periodo di Mancini e Veretout, i quali hanno disputato rispettivamente 2665 e 2500 minuti di gioco tra campionato e coppe. Stesso discorso per Dzeko (2719’) e Kolarov (2680’) che a questo punto non avranno più i play off per l’Europeo da disputare e potranno dedicarsi esclusivamente alla Roma.
Obiettivo, agganciare l’Atalanta, quarta in classifica e 3 punti sopra i giallorossi, ma con una partita in meno. Non giocare, però, ferma il periodo d’oro della squadra di Gasperini, certificato anche dal passaggio del turno in Champions League contro il Valencia e da numeri incredibili come gli 87 gol realizzati in 34 partite.


CONTRO
Come si ferma l’Atalanta, lo stesso vale per la Roma. L’altra faccia della medaglia, infatti, vede i giallorossi bloccarsi nel momento in cui sembrava potessero uscire da una crisi iniziata nel 2020 e che aveva portato la squadra di Fonseca a vincere solo due delle prime nove partite del nuovo anno. La musica stava cambiando e prima della pausa Dzeko e compagni erano riusciti ad aggiustare il tiro passando il turno in Europa League contro il Gent e vincendo in campionato con Lecce e Cagliari. Il blocco delle competizioni mischia nuovamente le carte in tavola e costringerà i giallorossi a fare gli straordinari nei mesi di maggio e giugno. Dovesse riprende il campionato il 2 maggio, il diktat di Gravina è chiaro: chiudere la stagione entro il 28 giugno. Questo comporterebbe giocare 12 gare in 9 weekend, inserendo obbligatoriamente 3 turni infrasettimanali. A questo la Roma dovrà aggiungere il caldo e gli impegni europei, i quali avranno a disposizione altri 5 slot e uno è già sicuramente occupato dall’ottavo di finale di finale con il Siviglia. Attenzione poi all’ipotesi che prevede la ripresa dei campionati a metà maggio e di conseguenza il termine ultimo della stagione si sposta al 15 luglio. Si giocherebbe quindi dopo oltre due mesi dall’ultima partita ufficiale, senza la possibilità di effettuare test amichevoli per recuperare ritmo partita e a cavallo, di scadenze contrattuali e di prestiti. Le voci di mercato potrebbero distogliere l’attenzione dall’obiettivo più importante, quello del campo, e in casa giallorossa sarebbero diverse le situazioni da monitorare con più attenzione. Da quelle di Mkhitaryan, Smaling e Kalinic in uscita al rientro di Florenzi. Insomma, mai come quest’anno la lotta Champions risulta essere una corsa a ostacoli e spetterà solamente alla Roma far pesare di più i benefici di questo stop a discapito di tutte le controindicazioni del caso.