Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / roma / Serie A
La SPAL e il Paolo Mazza: da fortino inespugnabile a terra di conquistaTUTTO mercato WEB
mercoledì 29 luglio 2020, 09:15Serie A
di Davide Soattin
fonte Inviato a Ferrara

La SPAL e il Paolo Mazza: da fortino inespugnabile a terra di conquista

In campionato, la SPAL non riesce a vincere in casa dal 5 ottobre scorso contro il Parma. Da quel giorno in poi, sul terreno del Paolo Mazza di Ferrara, si sono susseguite ben dieci sconfitte contro Sampdoria, Brescia, Verona, Bologna, Sassuolo, Juventus, Cagliari, Udinese, Inter e Roma, oltre che la miseria di quattro pareggi con Napoli, Genoa, Milan e Torino. Ma più in generale, sui 20 totali conquistati a oggi, i punti raccolti in questa stagione dai biancazzurri davanti al loro pubblico sono stati appena la metà, vale a dire 10 in tutto, se si conta e aggiunge anche la vittoria contro la Lazio di inizio torneo. Davvero troppo poco per una squadra che aveva come principale e unico obiettivo stagionale quello di raggiungere la salvezza in A per il terzo anno consecutivo, ma che soprattutto aveva costruito le precedenti permanenze in massima serie trasformando il proprio stadio in un vero e proprio fortino inespugnabile.

Come? Basti pensare allo scorso campionato, quando giocare a Ferrara faceva rima con vendersi cara la pelle e a farne le spese sono state soprattutto le big del nostro campionato. Dall'Atalanta alla Lazio infatti, passando per Juventus e Roma, al termine delle sfide giocate contro Petagna e compagni al Mazza, tutte e quattro sono uscite con zero punti e 16mila persone sugli spalti ad applaudire e cantare per gli uomini di Semplici. Certo, si potrebbe dire che quelli erano altri tempi in cui si facevano altri risultati, come raccontano le quattro vittorie, i sette pareggi, le altrettante sconfitte e i 20 punti collezionati sui 42 totali dalle parti di corso Piave alla fine di quel torneo, ma proprio questa è stata molto probabilmente una delle discriminanti che hanno fatto la differenza nei verdetti emessi tra l'attuale e la passata stagione.


A questo proposito, sembra poter essere sempre più lecito pensare che, se la SPAL fosse riuscita a ripetere il trend casalingo positivo dello scorso anno, senza trasformarlo in terra di conquista, forse oggi staremmo parlando di un epilogo di campionato totalmente diverso da quello odierno. Ma si sa, con i se e con i ma non si va da nessuna parte, e allora la società biancazzurra si dovrà rimboccare le maniche sin da ora per dare vita a un progetto importante che possa essere ambizioso, interessante e vincente per essere sin da subito competitivi con le altre compagini, risalire in men che non si dica dalla Serie B e riportare Ferrara al centro della scena calcistica nazionale, come lo è stata nell'ultimo triennio.