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Roma, Ibanez l’intoccabile e ora l’Atalanta da ex col dente avvelenato
C’è un giocatore che più di tutti per Josè Mourinho è imprescindibile, anche più di Dybala, ed è Roger Ibanez. Seicentosettancinque minuti disputati fin qui, saltandone solo 45 per scelte di gestione fatte ieri dal mister nelle 8 partite giocate da inizio anno (sei in Serie A e 2 in Europa League).Anche ieri, a fronte dei quattro cambi effettuati dallo Special One, lui non si è risparmiato ed è partito dall'inizio. E la sua crescita ormai è sotto gli occhi di tutti, l’ha certificata il tecnico portoghese dopo la partita con il Monza, gara nella quale ha segnato il brasiliano ha segnato anche il suo unico gol stagionale.
Le sue prestazioni, però, non sono passate inosservate e se Petrachi, il diesse che lo ha portato nella Capitale, dice “potenzialmente è anche più forte di Bremer”, anche il ct della selezione verdeoro si è accorto di lui convocandolo per il Brasile. Partirà dopo la sosta per le nazionali, ma prima c’è l’Atalanta domenica, partita dal sapore speciale per Roger visto che a Bergamo è arrivato da giovanissimo, senza però che il Gap ci credesse fino in fondo. Per questo ci terrà un po’ di più del solito a fare bene.
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