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Caballero e l'errore contro la Croazia: "Sono stato minacciato"

Caballero e l'errore contro la Croazia: "Sono stato minacciato"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 28 giugno 2018, 13:422018
di Marco Frattino

L'Argentina ha rischiato l'eliminazione dal Mondiale nella fase a gironi, ora Willy Caballero si sfoga attraverso il suo profilo Instagram. Il portiere del Chelsea ha così scritto, tornando anche sul grave errore commesso contro la Croazia: "Diventerà un aneddoto. Una disgrazia, qualunque modo si voglia chiamarlo. Accetto tutto, perché è stato un errore calcistico. Ma ho ricevuto molte mancanze di rispetto, mi sono state augurate cose brutte, ho ricevuto minacce nei miei confronti e nella mia famiglia. Questi atteggiamenti non mi hanno aiutato. Mi tengo le molte persone che mi sostengono, mi hanno accompagnato e hanno sofferto per la mia situazione", prosegue Caballero. "Ancora una volta accetto il mio errore, ma non ho mai desiderato che la mia famiglia trascorresse giorni così spiacevoli. Indosso la maglia dell'Argentina con i valori che ho imparato a casa mia e crescendo nel calcio. Grazie a coloro che sono sempre con me e con la mia famiglia", ha scritto.

Ya más tranquilo... Después del resultado tan positivo y la clasificación, lo mio pasa a ser una anécdota. Una desgracias, un fallo, un error, como quieran llamarlo. Hay un montón de cosas que acepto, porque fue una equivocación futbolística. Pero recibí muchas faltas de respeto, malos deseos y amenazas hacia mi y mi familia. Esas actitudes feas no me ayudaron. Me quedo con mucha gente que me apoyo, me acompañó y sufrió mi situación. Les doy gracias a todos los que estuvieron; los cercanos y los lejanos; los que se atrevieron a escribirme y a todos los que me apoyaron de una u otra manera. Una vez más acepto mi error, pero nunca tuve el deseo que mi familia pase días tan desagradables. Visto la camiseta de Argentina con los valores que aprendí en mi hogar y creciendo en el fútbol. Gracias a los que están siempre conmigo y con mi familia.

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