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Caso Shojaei, ecco perché l'Iran rischia l'estromissione dai Mondiali

Caso Shojaei, ecco perché l'Iran rischia l'estromissione dai MondialiTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
mercoledì 10 gennaio 2018, 12:422018
di Tommaso Bonan

Dopo le posizioni di Cile e Spagna, ora a tremare nell'avvicinamento a Russia 2018 è l'Iran. E per una questione politica sulla quale la FIFA è assai intransigente. Al centro del caso internazionale c'è Masoud Shojaei, centrocampista iraniano (classe '84) che a Natale ha rescisso il suo contratto con il Panionios, firmando tre giorni dopo con l'AEK Atene. Un cambio di squadra - il suo - ricco di significato, perché quanto è successo con il club rischia di ricadere sul futuro prossimo della nazionale del suo paese. I fatti - sottolinea Sport Mediaset - risalgono a luglio 2017, terzo turno preliminare di Europa League. Il Panionios vola in Israele per l'andata del match col Maccabi Tel Aviv, ma Shojaei e il compagno di squadra Hajsafi si rifiutano di prendere parte alla trasferta: riescono a farlo senza ufficialmente sbandierare il motivo, ovvero che l'Iran non riconosce lo stato di Israele. Ma per la partita di ritorno, in Grecia, il Panionios è inflessibile e precetta i due giocatori, costringendoli a scendere in campo.

Prima del fischio d'inizio i due giocatori vengono ripresi mentre, come consuetudine, scambiano il cinque con gli avversari. Un gesto che non passa inosservato in Iran, tanto che Hajsafi è costretto a scusarsi pubblicamente. Shojaei, invece, da quel momento non è più stato convocato nella nazionale dell'Iran dal ct Queiroz.
Adesso, di conseguenza, la situazione è nel mirino della Fifa. Il regolamento infatti prevede che in caso di gravi ingerenze governative nelle questioni sportive di un paese, la nazionale possa essere estromessa dai Mondiali.