Salernitana, Mazzocchi in Nazionale una storia da raccontare. L'orgoglio di Iervolino
Progressivamente Mazzocchi ha scalato tutte le categorie, vincendo campionati su campionati ed evolvendosi dal punto di vista tattico. Da attaccante è diventato un esterno di spinta devastante, abile a giocare sia a destra sia a sinistra e pericolosissimo nell'uno contro uno. D'Aversa e Cosmi, a Parma e a Perugia, hanno creduto ciecamente nelle sue potenzialità, poi la firma con il Venezia e la promozione in A dopo 20 anni in una splendida finale playoff contro l'ostico Cittadella.
A gennaio scorso la chiamata di un mostro sacro del calcio come Walter Sabatini e il sì alla Salernitana che, all'epoca, sembrava destinata ad una mesta retrocessione in cadetteria. Il suo bigliettino da visita fu di quelli giusti, non capita tutti i giorni di fermare la capolista Milan e di sfornare due assist deliziosi stravincendo il duello con gente come Leao e Theo Hernandez che mette i brividi a qualunque difensore in Europa. Mancini, in tribuna per visionare Bonazzoli, alla fine segnò sull'agenda il suo nome dando mandato ai più stretti collaboratori di seguirlo costantemente nel percorso di crescita. E, dopo la telenovela estiva legata al rinnovo del contratto, è arrivata la svolta. La volontà di restare a Salerno si abbinò alla proposta allettante del presidente Iervolino, uno che profetizzò la convocazione proprio quando tanti media locali parlavano senza motivo di mal di pancia e firma imminente con il Monza. Alla fine, nelle prime sei giornate, è stato costantemente tra i migliori in campo ed è arrivata anche la gioia del primo, grande gol in serie A. Davanti a 20000 spettatori e, ironia della sorte, sotto gli occhi del suo mentore Zanetti. Radiomercato assicura ci sia l'interesse dell'Inter, non è un mistero piaccia anche a Fiorentina, Torino, Bologna e Verona. Ma un progetto affascinante come quello della Salernitana e una tifoseria da brividi come quella granata non si trovano tutti i giorni e Salerno è la piazza ideale per un talento di grande livello che conosce ancora il valore della riconoscenza.