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Parola d'ordine "programmazione". A Salerno solo giocatori motivati per costruire una pronta risalita
domenica 24 marzo 2024, 00:00Editoriale
di Valerio Vicinanza
per Tuttosalernitana.com

Parola d'ordine "programmazione". A Salerno solo giocatori motivati per costruire una pronta risalita

Weekend di sosta per le nazionali, una pausa accolta come un grande sollievo dai sostenitori della Salernitana, che possono trovare un breve attimo di tregua agli affanni domenicali dovuti da una stagione ai limiti del disastroso. Ogni turno di campionato sembra diventato, ormai, una tappa di una lunga via crucis, un vortice di negatività inarrestabile. 

In altre condizioni, si sarebbe potuta salutare con maggiore favore la sosta, che permetterà al neoarrivato Colantuono di avere una settimana in più di lavoro con la squadra. Peccato che, ad oggi, ci sia ben poco da fare per risollevare le sorti della squadra. Con nove giornate da qui al termine e altrettanti punti di ritardo sulla zona salvezza, la permanenza in massima serie sembra pura utopia, specialmente se si considera il tenore degli avversari che attendono i granata: Bologna, Sassuolo, Lazio, Fiorentina, Frosinone, Atalanta, Juventus, Verona, Milan. Una tabella di marcia proibitiva, specialmente alla luce delle condizioni psicologiche di uno spogliatoio spaccato e, probabilmente, mai unito. Inutile ribadire, comunque, che la squadra ha l'obbligo morale di onorare il campionato fino all'ultimo minuto e, soprattutto, lottare per difendere la dignità di un popolo mortificato da un'annata da horror. 

Adesso è assolutamente necessario ampliare il proprio orizzonte visivo e iniziare a programmare con largo anticipo la stagione che verrà, con ogni probabilità in Serie B. Già da questo momento bisogna fare una cernita tra quanti hanno intenzione di sposare la causa fino in fondo, abbracciando la sfida di riportare in alto il club. Tutta questione di motivazioni e di senso di appartenenza, la cosa in assoluto più importante per poter programmare il futuro, come ha ampiamente dimostrato questa stagione, fiaccata dalla spaccatura tra le varie componenti.

Essenziali saranno poi le valutazioni tecnico-tattiche. Non vogliamo dubitare della bontà del patron Iervolino e della sua devozione alla causa granata, ma il Presidente dovrà fare attente valutazioni nello scegliere i suoi collaboratori. Da valutare il destino di Sabatini, non esente da colpe nella scorsa finestra di mercato. E' giusto che il patron ci metta il cuore e, soprattutto, i soldi, anche considerando il cospicuo paracadute economico che attende i granata, ma che altri mettano le conoscenze calcistiche. Iervolino è un imprenditore, non un uomo di calcio, nonostante abbia affermato di aver già appreso, in due anni, le competenze necessarie.