Salernitana, ripartire da Kastanos e Candreva: valori tecnici e umani per risalire

È notorio che la Salernitana non abbia ancora provveduto a scegliere direttore sportivo e allenatore per la prossima stagione sportiva, la quale con ogni probabilità dovrebbe vedere i granata impegnati nel tentativo di risalire subito dalla cadetteria in massima serie. Esistono, tuttavia, attualmente in rosa degli elementi che, a prescindere dall'identità dei futuri responsabili tecnici che il club andrà a contrattualizzare, dovrebbero obiettivamente fare parte della Bersagliera del prossimo anno. Qualsiasi addetto ai lavori in condizioni di intendere e di volere dovrebbe desiderare di avere nel proprio roster calciatori come Grigoris Kastanos ed Antonio Candreva, vuoi per le indiscutibili doti tecniche e tattiche, tali da fare in via potenziale la differenza in B, vuoi, diremmo soprattutto, per le qualità umane e la serietà e professionalità dimostrata in un'annata così difficile ed avara di soddisfazioni per il cavalluccio marino. 

Uomini e professionisti validissimi che hanno, a differenza di tanti compagni, palesato attaccamento ai colori granata e rispetto per il pubblico, oltre che integrità fisica e colpi importanti, da mettere al servizio del team campano in quella che dovrebbe essere la stagione della riscossa. Kastanos e, specialmente, Candreva hanno ingaggi elevati per la cadetteria ma, se ambedue mostrassero disponibilità, sarebbe possibile procedere a spalmare in due annualità gli importi da percepire nel 2024/25. Un allungamento di contratto potrebbe ben valere un piccolo sacrificio in termini di ingaggio il prossimo anno, magari unitamente all'incondizionata riconoscenza di una piazza mortificata ma pronta a reagire e ad ergerli al rango di leader tecnici e carismatici del nuovo progetto granata. 

Se la Salernitana saprà dare a questi due importanti risorse del suo organico segnali chiari e convincenti in merito alla volontà di programmare una pronta risalita nell'olimpo del calcio nostrano, un anno da protagonisti tra i cadetti potrebbe ben essere digerito, non fosse altro per dimostrare di tenere veramente a Salerno e per riscattare l'onta di una retrocessione anticipata e quasi senza lottare. Il contratto di Fantantonio Candreva scadrà nel 2025 e prevederebbe già di suo alcune clausole che consentirebbero ad ambedue i contraenti di liberarsi prima della naturale scadenza del vincolo e, in particolare, la società potrebbe già di diritto beneficiare di una riduzione degli emolumenti dell'ex Inter e Lazio a seguito del salto all'indietro di categoria. 

Il legame contrattuale del nazionale cipriota, invece, durerebbe una stagione in più, terminando nel 2026, e le cifre di ingaggio sono decisamente più abbordabili dell'italiano, il che farebbe propendere maggiormente per una possibile riconferma a Salerno. Inutile dire che, in entrambi i casi, sarà determinante la volontà effettiva dei giocatori, i quali dovranno avere gli stimoli giusti per restare e, soprattutto, dovranno plausibilmente resistere alle lusinghe di club di categoria superiore, offerte che, però, potrebbero tentare anche Iervolino e soci qualora fossero più che congrue. L'auspicio della piazza salernitana, nonché di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Bersagliera, non può che essere rivedere i due centrocampisti ancora con addosso la maglia granata nel prossimo campionato.

La vicenda Dia ha scottato l'ambiente ma non al punto da favorire indebiti accostamenti alla probabile riconferma di Kastanos e Candreva, uomini di ben altra levatura e spessore per poter temere il reiterarsi di casi dalla difficile e spinosa gestione. A breve potrebbe, e dovrebbe, esserci un confronto franco tra il club e i due attuali tesserati e da esso scaturirà la risposta in merito alla possibilità di continuare insieme nel 2024/25 e, qualunque dovesse essere il verdetto, non ci dovrebbero essere casi o telenovele. Si tratta di professionisti che è giusto abbiano le loro ambizioni e che valutino le proprie rispettive convenienze, ma è bello immaginarli ora come condottieri della Salernitana nella missione riconquista di una serie A perduta in malo modo e meritata dall'ambiente.