ANALISI TATTICA: vittoria fondamentale che nasconde ancora una volta i limiti dei granata

Alla fine la differenza l’hanno fatta nuovamente gli episodi: la Salernitana ha battuto il Perugia ma ancora non è riuscita a convincere. I granata hanno conquistato il quarto risultato utile consecutivo dopo la batosta di Benevento e hanno dimostrato che possono starci benissimo tra le zone nobili della classifica. A non convincere però resta il gioco, o meglio il non gioco della squadra di Colantuono, nonostante interpreti di tutto rispetto. L’unica variazione tattica contro il grifone è stata quella di Mazzarani, l’ex Catania ha giocato tra le linee trasformando il classico 3-5-2 nel più imprevedibile 3-4-1-2. Al momento l’unica certezza è la difesa che, a prescindere dagli interpreti che scendono in campo, sembra essere rodata alla perfezione. A centrocampo troppo solo Di Tacchio, del resto l’ex Avellino è più un mediano che un regista.

Castiglia soffre l’enigma tattico e realizzativo che lo accompagna fin da inizio campionato, mentre Di Gennaro è oramai un mistero. Mistero come lo è del resto Djuric, unico inamovibile dell’undici del tecnico di Anzio e unico ad aver giocato da titolare tutte le otto uscite in campionato del cavalluccio marino. Ieri, il bosniaco è sembrato ancora una volta un pesce fuor d'acqua, anche in termini di manovra, il buon Bocalon subentrato ad inizio ripresa al centravanti ex Bristol sembra aver portato qualcosa in più. Non a caso con il suo ingresso la Salernitana ha sbloccato la gara. Al momento la classifica dà ragione ai granata, nonostante un gioco che latita, ma siamo sicuri che bisognerà fare qualcosa per cambiare spartito e magari trovare vittorie attraverso un concetto di gioco.