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SALERNITANA - Sofian Kiyine l'uomo in più dei granata: l'asso nella manica di VenturaTUTTO mercato WEB
© foto di Carlo Giacomazza/tuttosalernitana.com
lunedì 25 novembre 2019, 14:00News
di Orlando Aita
per Tuttosalernitana.com

SALERNITANA - Sofian Kiyine l'uomo in più dei granata: l'asso nella manica di Ventura

E' un periodo negativo per la Salernitana. E' un momento in cui la squadra granata non riesce più a vincere. La serie di risultati positivi ottenuti ad inizio campionato sono soltanto un lontano ricordo: negli ultimi due mesi, infatti, la squadra campana ha messo a segno soltanto una vittoria, quella contro la Virtus Entella. Un risultato abbastanza negativo, un risultato che riporta nella mente dei tifosi i fantasmi della scorsa stagione. La paura di ripetere lo stesso cammino dell'anno scorso c'è. L'euforia, l'ottimismo di agosto è svanito. Ed è svanito anche il quinto posto, infatti ora i granata occupano soltanto la decima posizione. Non è un male, basta, non scendere più in basso. L'obiettivo è quello di arrivare a marzo con la salvezza in tasca e togliersi, poi, qualche piccola soddisfazione. 

Le possibilità di fare bene ci sono tutte: in estate è stata costruita una rosa di qualità, con l'inserimento di alcuni giovani di prospettiva. Da Dziczek a Maistro, da Gondo a Kiyine. E tanti altri che ora non stiamo qui ad elencare. Purtroppo è vero, la squadra deve crescere sotto alcuni aspetti, soprattutto quello psicologico. Qualche settimana fa, la Gazzetta dello Sport, ha pubblicato un interessante reportage sui 'migliori giovani' della Serie B. Tra questi c'era, e c'è, anche il nostro Sofian Kiyine, un centrocampista, un'ala, di qualità che ha ancora diversi margini di miglioramento. E' un classe '97 e a soltanto 22 anni può vantare un curriculum sportivo di grande caratura. E' partito dal Belgio per poi approdare al Chievo. Dalla squadra clivense è poi passato alla Lazio e infine, per la seconda volta, alla Salernitana. In questo inizio di campionato Kiyine è stato l'uomo in più dei granata. E' partito titolare il 90% delle volte, ha giocato l'85% dei minuti stagionali e ha partecipato attivamente al 29% delle azioni gol. Addirittura è il capocannoniere della squadra insieme a Jallow: dodici presenze, quattro gol, la maggior parte però su rigore. Inoltre è già nel giro della nazionale marocchina under 23. E' un centrocampista offensivo moderno: dribbling, velocità e un'importante visione di gioco. A volte esagera con il pallone tra i piedi, ma questa è un eccesso che lo si può perdonare. Deve soltanto lavorare sodo e crescere sotto l'aspetto mentale, perché molte volte si assenta dalla partita, commettendo errori stupidi. E questo è, al momento, il suo più grande limite. A fine stagione tornerà alla Lazio, alla corte di mister Inzaghi, con un altro anno d'esperienza sulle spalle e con la consapevolezza di essere un calciatore maturo. Per ora noi ce lo godiamo, perché ci dovrà aiutare nell'arduo compito di raggiungere quanto prima la salvezza. Salvezza che passerà inevitabilmente dalla partita di sabato contro l'Ascoli. I bianconeri, a differenza della Salernitana, ieri hanno vinto una partita importante contro il Cosenza. All'Arechi bisognerà vincere, portare a casa i tre punti e finalmente dare una svolta al campionato. Nulla è perduto.