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SALERNITANA: le gare nelle festività sono coincise con un boom di presenze, ma...TUTTO mercato WEB
© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com
martedì 24 dicembre 2019, 13:30News
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com
fonte La Città

SALERNITANA: le gare nelle festività sono coincise con un boom di presenze, ma...

Missione “Boxing Day”. Arriva il Natale ma in casa Salernitana non è ancora tempo di fare festa. Il pari con l’Empoli ha permesso a Gian Piero Ventura di trovare sotto l’albero una squadra rigenerata dopo l’autunno infernale. Una crescita di prestazione e risultati sottolineata anche dai timidi applausi arrivati dal settore ospiti del Castellani al triplice fischio finale. L’obiettivo in questo finale di 2019 per la squadra granata s’intreccia a doppio filo fra campo e tifoseria, come ammesso dal trascinatore Cristiano Lombardi subito dopo il triplice fischio finale: "La speranza è di raggiungere di nuovo la zona playoff prima della sosta", l’obiettivo legato ai risultati, per poi concentrarsi sullo spinoso tema tifosi. La prima forte contestazione alla squadra arrivata nonostante il successo con il Crotone, con tanto di esplosione del caso Jallow, ha scosso la truppa granata. "Sta a noi riavvicinare la gente, trascinare i nostri tifosi", le parole dell’esterno a mo’ di mano tesa all’ambiente per provare a cancellare settimane difficili e far rispuntare il sereno. La carica degli ultrà con tanto di complimenti alla squadra all’Ultimo Minuto nella marcia d’avvicinamento al derby con la Juve Stabia sembra un momento lontanissimo. La rottura è stata forte e resta tale, ora però c’è il campo e la sfida con il Pordenone per cambiare marcia. "Perché questa è una piazza esigente - ancora Lombardi - che pretende tanto ma dà moltissimo. Questo gruppo ha sempre dato l’anima per la maglia".

Dalla squadra dunque arriva un messaggio forte, in attesa di capire quale sarà la linea che la tifoseria continuerà a seguire. Anche ad Empoli i 280 cuori granata presenti in trasferta hanno cantato forte nell’arco dei novanta minuti contro la società e gli stessi calciatori. La Salernitana deve riconquistare il suo pubblico e non possono bastare due risultati utili di fila per cancellare le amarezze degli ultimi mesi. C’è curiosità per i numeri che arriveranno dal botteghino: l’Arechi negli impegni a ridosso delle festività natalizie ha fatto registrare sempre dati positivi. Nel 2015-2016, primo campionato di B dell’era Lotito-Mezzaroma, per il lunch-match della Vigilia di Natale Salernitana-Cagliari furono 11855 gli spettatori presenti. Nella stagione successiva, 9675 tifosi videro il 30 dicembre 2016 la Salernitana battere il Perugia per 2-1. Poi il doppio confronto con il Foggia: il primo, nel campionato 2016-2017, con 8938 spettatori registrati all’Arechi nel pesante ko per 0-3 in favore di satanelli.

Il secondo invece rimanda allo scorso anno, quando il 23 dicembre Vitale stese i pugliesi nel recupero con un 1-0 che fece gioire i 9730 sostenitori presenti all’impianto di via Allende. Numeri che sono lontanissimi però dagli ultimi dati fatti registrare dal botteghino dell’Arechi negli ultimi due mesi. Dopo l’entusiasmo di inizio stagione, con il picco di 18mila spettatori toccato nel derby alla terza giornata con il Benevento, gli spalti sono rimasti sempre più vuoti, con il flop dei 5019 presenti al match con il Crotone coinciso con il minimo stagionale. A far riflettere è soprattutto il confronto fra i primi due trimestri della stagione casalinga della Salernitana: dal debutto con il Pescara al pari con il Perugia di fine ottobre, l’Arechi aveva una media di oltre 10mila spettatori. Poi invece il crollo, con gli appena 5400 spettatori di media presenti per le sfide con Entella, Ascoli e Crotone facendo scivolare i granata al terzo posto nella speciale classifica stagionale, con il numero di 8787 che si attesa sul gradino più basso del podio dietro a Frosinone e Benevento. L’obiettivo del “Boxing Day” di Salernitana-Pordenone è risollevare questa media.