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SALERNITANA: nel 2010 ultima volta a porte chiuse...L’urlo di Merino nel silenzio dell'Arechi
sabato 20 giugno 2020, 15:30News
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com
fonte La Città

SALERNITANA: nel 2010 ultima volta a porte chiuse...L’urlo di Merino nel silenzio dell'Arechi

Ripresa del campionato nel silenzio. Non ci sarà l’abbraccio del proprio pubblico per la Salernitana, costretta a dover rinunciare al fattore tifo a partire da domani, contro il Pisa, nella prima tappa verso i playoff. «Questo è il calcio che ci possiamo permettere», l’ammissione amara di Marco Mezzaroma, co-patron granata più volte dettosi curioso di poter vedere con i propri occhi quale sarebbe stata la risposta in termini di affluenza allo stadio dei tifosi. Tutto rimandato alle prossime settimane, alla fiammella della speranza da preservare e difendere dal soffio dell’arcinota “curva epidemiologica” con distanziamento sociale e rispetto delle normative. Per riaprire i cancelli del principe degli stadi bisognerà aspettare, intanto la Salernitana giocherà a porte chiuse un decennio dopo l’ultima volta: era il 27 febbraio 2010 quando i granata, allora allenati dal tandem Cerone-Grassadonia, sconfissero di misura il Piacenza grazie ad un rigore di Roberto Merino nel cuore del secondo tempo.

L’Arechi rimase spettrale per un turno a causa della squalifica rimediata dopo il posticipo con tanto di ko con la Triestina, sospeso per qualche minuto nel secondo tempo per il lancio di oggetti dagli spalti. La vittoria con il Piacenza fu una delle poche gioie in una stagione fallimentare, anticipata una settimana prima dallo storico successo ottenuto sul Torino, nello stadio Olimpico, per 3-2 grazie alla doppietta di Dionisi intervallata dal gol di Kyriazis. Non è l’unica volta in cui la Salernitana all’Arechi non ha avuto l’apporto del pubblico. Nel 2007 gli scontri durante il derby Catania-Palermo e la morte dell’ispettore Filippo Raciti portarono il Governo ad incrementare i controlli agli ingressi degli stadi con l’istituzione obbligatoria dei tornelli. Decisione che prese in contropiede la Salernitana, costretta nel campionato di serie C1 a disputare ben due partite senza l’apporto del proprio pubblico. Con in panchina Gianfranco Bellotto, subentrato all’esonerato Raffaele Novelli, il 18 febbraio 2007 i granata superarono 1-0 il Teramo grazie ad un gol di Emanuele Ferraro. Successivamente, il 4 marzo 2007, i granata vennero sconfitti di misura dal Ravenna con un gol dell’ex Chianese. Nella ultra centenaria storia della Salernitana c’è anche la parentesi Salerno Calcio da contemplare. Durante la cavalcata nel campionato di serie D, il primo targato Lotito-Mezzaroma, una partita fu disputata in campo neutro e a porte chiuse per squalifica dell’Arechi. Dopo le tensioni durante un match esterno contro il Palestrina, infatti, il giudice sportivo sanzionò duramente la società blaugrana con squalifica dello stadio per tre turni, poi ridotta ad una sola giornata, che costrinse il Salerno Calcio di Perrone a trasferirsi a Sora per disputare lo scontro diretto con il Marino, vinto per 1-0 proprio dai laziali.